Alpini, a Torino in 500 mila per l’adunata dell’Unità d’Italia

Pubblicato il 6 Maggio 2011 - 19:07 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – L’invasione delle ‘penne nere’ nella prima capitale d’Italia. Sono mezzo milione gli alpini e i loro familiari che – secondo le previsioni – a Torino, a partire da oggi e fino a domenica, festeggeranno i 150 anni dell’Unita’ d’Italia con la loro 84 esima Adunata nazionale e faranno dire ancora una volta ai torinesi: ”E’ qui la festa”.

Un impatto che l’ex compassata prima capitale d’Italia è ormai abituata a sopportare, anzi ad accogliere con entusiasmo, dopo tanti eventi ospitati negli ultimi anni, dai Giochi Olimpici all’Ostensione della Sindone, alla magica Notte Tricolore che ha stretto in un abbraccio, il 18 marzo, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La magia si ripete in questo fine settimana.

A Torino si incontrano due delle manifestazioni più amate dagli italiani: l’adunata degli Alpini e il Giro d’Italia che sabato partira dalla Reggia di Venaria per un intrigante prologo, la cronometro a squadre, che si concluderà a Torino nella stessa piazza dove il giorno dopo finirà la sfilata delle ‘penne nere’.

L’abbraccio degli Alpini e dei campioni della corsa rosa comincera’, nel pomeriggio, nel cuore della città, tra Piazza Carignano e Piazza Castello, dove l’Unità d’Italia è nata e dove le Frecce Tricolori lo ricorderanno disegnando con la bandiera più grande del mondo su ‘penne nere’ e ‘girini’.

Non era mai successo in passato e non è che l’antipasto di un week end che passerà alla storia, con la città  ”aperta per festa” fino a notte fonda: musei fruibili in orario straordinario, decine di concerti, spettacoli ed eventi e il grande, caldo e colorato folklore delle ”penne nere”.

In tre giorni Torino sarà  invasa da 800 mila persone, forse un milione, che attenderanno una sfilata senza precedenti: partenza alle 9, chiusura alle 20, undici ore per far percorrere a decine di migliaia di Alpini i due chilometri che raccontano l’Unità d’Italia a 150 anni dalla sua nascita. Ci sarà il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ma anche il lancio dei paracadutisti, il carosello della fanfara militare, l’esibizione delle fanfare dei congedati delle brigate alpine e la grande ”Cittadella degli alpini” allestita in quelli che furono i Giardini Reali.

La risposta di Torino è all’altezza della sua storia: strade, palazzi, negozi, finestre e balconi sono pieni di bandiere tricolori; lo sciopero dei mezzi pubblici è stato sospeso; le scuole chiuse e tutto il cuore della città è stato chiuso al traffico per due giorni. Unico neo della festa è il volantino distribuito dagli anarchici torinesi che hanno attaccato per la città dei volantini per protestate contro la festa.

Qui di seguito, le immagini di Torino che si prepara, della cittadella degli Alpini che è stata allestita e dei manifesti che gli anarchici torinesi hanno attaccato contro la festa (foto LaPresse):