Donne arabe e pube depilato: dagli orientalisti ad Afrodite fino alla blogger Aliaa

Pubblicato il 19 Novembre 2011 - 01:00| Aggiornato il 26 Novembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La mostra che si terrà fino al prossimo 22 gennaio al Chiostro del Bramante a Roma “Orientalisti – Incanti e sculture nella pittura dell’800 italiano”, in una cartolina promozionale pubblica “Idillio a Tebe” di Giulio Viotti del 1872 . Nel quadro, l'”orientalista” Viotti mostra la sensualità di una donna vista attraverso gli occhi degli occidentali, in viaggio tra Africa mediterranea ed Oriente.

L’opera in questione, condivide con alcune foto pubblicate dalla blogger “laica, liberale, femminista, vegetariana, individualista” ed egiziana Aliaa Magda el Mahadi un particolare: le parti intime depilate.

Sembra infatti che la depilazione del pube, pratica oramai diventata diffusissima tra le donne di tutto il mondo, sia nata in Oriente secoli fa per un fatto di igiene. Questa usanza è poi rimasta all’interno della “pudica” cultura orientale che almeno in questo caso ha anticipato una tendenza che sarebbe poi diventata moda anche qui in Occidente.

La tradizione antichissima della depilazione del pube è descritta anche in “Afrodite” di Pierre Louys. Il libro, considerato dalla critica francese il migliore dei romanzi parnassiani, colpisce per la sensualità delle sue scene così come per l’estrema ricercatezza dello stile e delle descrizioni. La trama: nell’antica Alessandria d’Egitto, lo scultore Demetrios, amante della regina Berenice, è l’uomo più desiderato. Ma lui in realtà vuole solo la cortigiana Chrysis e per conquistarla compie un triplice delitto rubando per lei tre oggetti sacri alla dea Afrodite.

Il romanzo ha a che fare con il tema dell’erotismo e del delitto passionale dunque. In un passaggio, si legge: “..si inginocchiò davanti alla sua amante, e rase il pube in modo che la ragazza assumesse le nudità di una statua”. Questo descrizione, in una edizione del 1912 è anche accompagnata da un’illustrazione che mostra per l’appunto un pube depilato. Tutto questo a conferma, se le informazione descritte nel libro fossero storicamente esatte, che la tradizione dell’assenza dei peli in quella parte del corpo è davvero molto antica in Oriente.