Baby squillo: “Paghetta non mi bastava, così avevo 300 euro a settimana…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2014 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA
Baby squillo: "Paghetta non mi bastava, così avevo 300 euro a settimana..."

Baby squillo: “Paghetta non mi bastava, così avevo 300 euro a settimana…”

ROMA – “La paghetta non mi bastava, così invece avevo almeno 300 euro a settimana“. Una delle baby squillo racconta il perché abbia deciso a 15 anni di dedicarsi alla prostituzione. Una disavventura iniziata come ribellione adolescenziale, ma soprattutto come un modo per racimolare soldi nel giro di ragazze del finto manager Glauco Guidotti.

Michela Allegri su Il Messaggero scrive:

“Stefania, il nome è di fantasia, la ragazzina di quindici anni finita nella rete del cinquantacinquenne Glauco Guidotti, il falso manager di modelle residente a Capena e arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile, è stata sentita dagli inquirenti in sede di incidente probatorio e ha raccontato la sua storia”.

Tutto è iniziato da una proposta della sua amica:

“«È stata una compagna di scuola a mettermi in contatto con Giudotti», ha dichiarato Stefania. Si tratta di Paola S., 21 anni, pluribocciata al liceo e, ora, agli arresti domiciliari per induzione alla prostituzione minorile. Secondo il pm Antonio Calaresu, titolare del fascicolo, la ragazza avrebbe fatto da tramite tra la minorenne e il falso manager, introducendo la giovanissima Stefania nel giro di squillo”.

Guidotti, scrive il Messaggero, si spacciava per un talent scout di modelle e prometteva alle ragazze una carriera nel mondo dello spettacolo:

“Paola, però, gli aveva creduto: lo aveva contattato e aveva cominciato a collaborare con lui. All’inizio, le richieste di Guidotti non andavano oltre qualche foto osè, ma con il passare del tempo la ventunenne era stata convinta a uscire con una sfilza di clienti, e a vendere il corpo in cambio di soldi”.

Guardando Paola, i vestiti e le borse firmate, la ragazzina avrebbe chiesto di entrare nel giro di Guidotti:

“Il primo contatto tra la quindicenne e Guidotti sarebbe avvenuto nel settembre dello scorso anno. Era lui a procacciare i clienti: «Organizzava quattro o cinque appuntamenti alla settimana. Mi accompagnava ogni volta», avrebbe dichiarato la ragazzina agli inquirenti. Mentre Stefania si vendeva, Guidotti attendeva in macchina, poi si faceva consegnare una piccola parte dell’incasso. Per ogni incontro, Stefania sarebbe stata pagata circa 200 euro. Ora, gli investigatori puntano a scoprire chi fossero i clienti della minorenne. Per il momento, sarebbero state già state individuate almeno venti persone”.