Barbara Mannucci, Noi Con Salvini: “Rifugiati? Castrazione”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2016 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA
Barbara Mannucci, responsabile donne di Noi Con Salvini, ha una sua personale ricetta contro le molestie dei rifugiati

Barbara Mannucci, responsabile donne di Noi Con Salvini, ha una sua personale ricetta contro le molestie dei rifugiati

ROMA – Barbara Mannucci, responsabile nazionale donne del partito Noi con Salvini, ha una ricetta per evitare che i profughi molestino o violentino: la castrazione chimica preventiva. Una pasticca e via, come spiega ai microfoni di Radio Cusano Campus, allora forse, se davvero sono profughi bisognosi, possono entrare nel nostro Paese. La notizia viene riportata con grande risalto dal sito della testata di centrodestra Libero, e a giudicare dal tono dell’estensore anche a destra sembra un’opinione “forte”:

“Accoglienza per gli immigrati? No, non vi accolgo, ve ne tornate nel Paese vostro – ha azzannato -. Se invece si stratta di veri rifugiati politici, appena arrivano in Italia, è necessaria per loro una castrazione chimica preventiva: quando entrano nel nostro Paese, si dà loro la pasticchetta e li si castra subito, ancora prima che possano fare qualcosa. Così, sapendo quello a cui sono destinati, non vengono in Italia e se ne vanno da un’altra parte o restano al Paese loro”. Parole che pesano, quelle della Mannucci, ex fedelissima di Marcello Dell’Utri e che, un tempo, si autodefiniva un po’ improvvidamente “la Claretta Petacci di Berlusconi”.

Ora si è “convertita” al salvinismo, e spiega: “Quando sento Matteo la mattina mi si mette bene la giornata”. E ancora, ribadisce le sue posizioni: “Ha ragione Salvini quando propone la castrazione chimica per gli immigrati che molestano, ma io sono per una castrazione chimica preventiva”. Dunque una seconda presa di posizione che sta facendo discutere. Commentando un recente fatto di cronaca, ha affermato: “Nel Salernitano c’è stato un raid punitivo contro un marocchino che aveva molestato una ragazzina. Hanno fatto bene – ha commentato senza peli sulla lingua -. Ci sono state sassaiole e colpi di pistola? Vabbè, un po’ di sane botte non fanno mai male a nessuno, così se le ricordano”. E ancora: “Io ho un figlio maschio, ma se avessi una figlia femmina e se qualcuno la toccasse o molestasse per strada, prima di chiamare la Polizia, quel molestatore avrebbe a che fare con me, coi miei parenti, coi miei amici, con tutti. Basta – conclude la pasionaria -, ci siamo veramente stufati, non se ne può più”.

(per ascoltare l’intervista clicca qui)