Carabinieri: controllo nello strip club…e il verbale è hot

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Febbraio 2016 - 14:22 OLTRE 6 MESI FA
Carabinieri: controllo nello strip club...e il verbale è hot

Carabinieri: controllo nello strip club…e il verbale è hot

MILANO – Quattro carabinieri, nel dettaglio un luogotenente, un appuntato, un tenente e un maresciallo, si mischiano ai clienti di uno strip club per un’indagine, e succede di tutto: “Rebecca si era avvinghiata al militare, abbassandogli la cerniera dei pantaloni e inserendovi una mano sino a toccargli ripetutamente il pene…”. Siamo a Milano, a due passi dal Tribunale, dove i 4 scrupolosi militari sotto copertura verificano se davvero nello strip club si commettano reati di pubblica decenza.

Il locale è l’Extasìa, un club nella  zona di largo Augusto, a duecento metri in linea d’aria dal Palazzo di Giustizia. I carabinieri hanno avuto una soffiata: nel privé succede di tutto, non si fanno solo spettacoli erotici, le ragazze danno vita a vere e proprie orge con i clienti. Ecco che ben quattro militari vanno a verificare di persona, su mandato della Procura. Un luogotenente, un appuntato, un tenente e un maresciallo si introducono nel privé, pagando qualche decina di euro.

Ed ecco le loro testimonianze, riportate da giustiziami.it, un sito molto informato su quello che succede dentro e nei dintorni del Tribunale di Milano:

Una ragazza che si presenta come Alessia “spontaneamente si poneva a cavalcioni del militare strusciando il seno contro il viso e il torace del militare… Rimasta nuda, mimava movenze sessuali, strofinando il seno sul viso del militare. Si specifica che il militare aveva più volte l’opportunità di toccare i fianchi, le cosce e poi di accarezzare tutto il corpo, cosa che la ragazza gradiva”.

Rebecca invece “si era avvinghiata al militare, abbassandogli la cerniera dei pantaloni e inserendovi una mano sino a toccargli ripetutamente il pene… poi cercava ripetutamente di farsi toccare più volte l’organo genitale”. Nel contempo Giulia se la prende con un altro carabiniere, “appoggiandogli il seno sull’avambraccio”. E ancora, “Valentina in arte Lulù, strusciava il proprio bacino sul pube del militare, toccandolo tra le gambe e in particolare massaggiandogli il pube, il torace e i capezzoli”, ma ancora con i vestiti addosso.