“Insegniamo il porno a scuola”, proposta choc in Inghilterra

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2013 - 09:13 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA (REGNO UNITO) – Il governo britannico ha annunciato che l’educazione sessuale nelle scuole per il momento rimarrà a scelta libera della scuola, sia per l’inserimento nel piano di studi, sia sui temi da affrontare, e anche gli alunni potranno scegliere se partecipare o meno.

David Cameron, primo ministro del Regno Unito, ha inoltre specificato che i computer delle scuole saranno dotati di filtri di protezione automatica da contenuti lesivi o non adatti ai bambini. Nel frattempo, però, agli insegnanti è stata distribuita una guida per le ore di educazione sessuale, che spiega che “il porno non è affatto male“, perché è “estremamente diversificato”, quindi non tutto nocivo. Una guida che poi verrà distribuita in classe ai ragazzini.

Il manuale è stato distribuito agli insegnanti invitandoli a presentare agli studenti il sesso, e il porno, come una cosa naturale. Per aiutarli nell’impresa è stato loro consigliato di visitare un sito internet che offre consigli in materia, come ad esempio: “Il sesso è una cosa fantastica. E anche il porno può esserlo. Il problema è indurre a credere che il sesso del porno sia come il sesso della vita reale. Ma se uno è in grado di distinguere tra fantasia e realtà, allora è possibile trarre giovamento da entrambe”.

L’iniziativa però ha, come era prevedibile, scatenato diverse polemiche soprattutto da parte degli adulti: “Molti di noi resterebbero inorriditi all’idea che i nostri figli ricevano lezioni sulla pornografia” ha commentato il direttore di un’associazione di genitori. E ancora: “L’idea di insegnare la pornografia a scuola è come giocare con il fuoco” spiega Chris McGovern, presidente della Campaign For Real Education, associazione di ex insegnati e genitori. “Sappiamo che il materiale pornografico è ampiamente diffuso e facilmente accessibile, anche dai giovani, ma il risultato rischia di compromettere la naturale riservatezza degli adolescenti e incoraggiarli alla promiscuità” conclude McGovern.

La risposta alle preoccupazioni giunge però dai numeri: secondo i dati infatti in Inghilterra i ragazzi si approcciano al sesso in giovane età. Gli autori del rapporto sottolineano come già a 11-12 anni la maggior parte degli studenti si avvicinino al porno, sentendo il desiderio di esplorare questo nuovo mondo. Trattare l’argomento come un tabù dunque non porterebbe i giovani ad evitarlo ma anzi. Soprattutto in un Paese come il regno Unito con il più alto tasso di gravidanze minorile in Europa.

Il manuale cita anche un sondaggio condotto tra i più giovani che, sull’argomento porno, hanno le idee ben chiare: “Vogliamo avere la possibilità di considerare i pro e i contro, e desideriamo ricevere un insegnamento equilibrato sulla materia, non soltanto critiche negative a priori”. Internet ovviamente velocizza il percorso di conoscenza, anche se dicono gli studenti: “Non è un modello valido di relazioni sessuali, tuttavia sembrano esserci casi in cui la gente ricorre al porno e ne trae piacere”.