Macerata, “Io, prostituta per necessità ma resto umana”

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Settembre 2015 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA
Macerata, "Io, prostituta per necessità ma resto umana"

Macerata, “Io, prostituta per necessità ma resto umana”

MACERATA – Macerata a luci rosse: due giornalisti de Il Resto del Carlino si sono finti potenziali clienti e hanno intervistato una prostituta sudamericana che opera in casa, in città. Una delle tante che ricevono in pieno centro. Scrivono Giovanni De Franceschi e Giancarlo Falcioni:

Dobbiamo fissare un orario?

«Sì, così almeno mi preparo – risponde la donna –. Di solito lavoro dalla mattina presto fino alle 19.30. Ho un bel giretto di persone per bene, che vengono spesso di mattina oppure il pomeriggio presto. C’è gente che scappa dalla moglie e le dice che va a lavorare e invece viene da me. C’è gente che lascia il furgone con le quattro frecce qui davanti. Ma non ci sono problemi se ci organizziamo».

E il prezzo?

«Non lo so, ditemi voi quanto mi potete dare e poi vediamo che si può fare, ci veniamo incontro. Non sono una ragazza dura. Tra chi lo ha sempre fatto e chi ci diventa c’è una bella differenza, io lo sono diventata, perciò sono un po’ più umana. Cioè voglio dire che chi parte già con questa idea e non lo fa per bisogno si comporta in tutt’altra maniera. Io non chiedo cifre esorbitanti, non mi serve».

E quant’è la tariffa base?

«Ai clienti abituali faccio 50 euro, non ho bisogno di chiedere di più, perché quando uno sta bene lascia anche la mancia. Però lavoro anche con i massaggi, in tanti me li chiedono e ho tutta l’attrezzatura. Per un massaggio completo faccio 80 euro, ma dura 40 minuti. Poi dipende anche dal tempo che uno resta qui, basta che mi avvisate».

 

Tra i suoi clienti quindi c’è gente sposata?

«Sì, tanti sposati, anche fidanzati. Parlo di medici, rappresentanti, gente importante del tribunale, avvocati. Ho un bel giretto, se vi facessi vedere il telefono con i nomi potrei fare un disastro. Preferiscono me alle ragazzine».

 

Per quanto andrà avanti?

«Penso che questo sarà l’ultimo anno; se non questo, il 2016. Negli ultimi anni ho fatto un po’ di investimenti, non ho liquidi, è per questo che sono qui. Ho comprato appartamenti che affitto nel mio Paese, e prima o poi partirò per tornare là».