Milano, all’Expo c’è la donna-carota. Nuda FOTO

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 15 Maggio 2015 - 19:49| Aggiornato il 16 Maggio 2015 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Una donna nuda anche all’Expo. Donna-carota, ma pur sempre donna nuda. Non poteva mancare. Non umana, certo. Si tratta, in questo caso, di un’opera di Luigi Serafini. A volerla all’Expo, al padiglione di Eataly, è stato il critico Vittorio Sgarbi.

Così chi va a visitare l’Esposizione Universale dedicata all’alimentazione può imbattersi in questa donna in plastica sdraiata su un piccolo appezzamento di terra, come fosse davvero un ortaggio in un campo. Donna fino alla vita, o meglio, fino a poco sotto: giusto che si veda, oltre ai seni nudi, anche la vagina. Sotto quella inizia la carota. Nelle mani protese verso l’alto la “donna-carota” sostiene altre due carote ritte.

Al di là di facili e banali allusioni a simboli fallici, resta il fatto che una sirena con la coda di carota, ma le parti intime ben visibili, troneggia in uno dei padiglioni dell‘Expo. E se una nudità femminile in arte non dovrebbe scandalizzare e in un museo ha un fascino tautologico, è altrettanto vero che la necessità di tale esibizione, soprattutto in un tempo di sovraesposizione del corpo femminile, forse poteva anche essere evitata. O magari si poteva affiancarle un uomo-finocchio con organi sessuali in vista. Ma quello sì forse avrebbe dato fastidio a qualcuno.

Milano, all'Expo c'è la donna-carota. Nuda FOTO

La donna-carota all’Expo