Moana Pozzi, 20 anni fa moriva la pornostar del mistero: la fotostoria

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2014 - 12:20| Aggiornato il 18 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dici Moana e intendi solo lei: Moana Pozzi, all’anagrafe Anna Moana Rosa Pozzi, diva del porno, il fascino e la classe che nessun’altra collega ha mai potuto vantare. E che oggi, nell’era del pornosoft diffuso, si nota ancora di più. C’è persino chi la definisce intellettuale, forse per quell’educazione rigida e religiosa continuata sino alle scuole superiori, forse per quella sua parentesi politica proprio durante gli anni di Tangentopoli non solo a favore di una regolamentazione della prostituzione e dell’educazione sessuale, ma anche contro la corruzione.

Nella sua vita, che finì 20 anni fa, quando lei di anni ne aveva 33, scrisse un libro, che intitolò senza falsa modestia “La filosofia di Moana” e fece pubblicare a proprie spese, per raccontare i noti che e erano andati a letto con lei, quasi a voler sdoganare vizi privati in realtà quasi universali.

Su di lei è stato scritto di tutto, da una parte e dall’altra dell’Oceano. C’è chi dice che fosse una spia, chi sostiene, come si addice alle vere icone, che non sia mai morta. 

E’ dovuta intervenire la famiglia, più volte, andando in televisione a mostrare il certificato dell’ospedale, per spiegare che sì, Moana è davvero morta. Vent’anni fa, ormai.

Era il 15 settembre del 1994, autunno francese. Lei era già malata da tempo, come si può vedere nelle immagini dell‘ultimo film girato, che la mostrano scheletrica. Tumore al fegato fulminante, dice una delle versioni sulla sua morte. Si trovava a Lione, dove viveva la famiglia.

Lì era tornata dopo aver girato il mondo: dalla natia Genova al Brasile, poi il Canada, seguendo il padre ricercatore nucleare, la Francia, e quindi l‘Italia, a Roma, da sola, per cercare successo.

E il successo l’aveva avuto, e tanto. Tra tv, cinema hard e passerelle, ottenendo premi anche negli Stati Uniti. Successo e mistero. Riguardo alla sua morte c’è voluto il certificato di sieronegatività mostrato in televisione per placare (senza riuscire però ad annientarle del tutto) le voci che volevano Moana malata di Aids, ovvio luogo comune per tutte le persone che fanno tanto sesso senza nasconderlo. Riguardo alla sua vita l’ultimo colpo di scena è arrivato nel 2006, quando Simone Pozzi, considerato il fratello minore di Moana, rivelò di esserne il figlio. Sconosciuto il padre. Ma questo, nella storia dei misteri di Moana, è solo uno dei tanti misteri.

(Foto Lapresse)