Processo escort: chiesti 8 anni per Tarantini, 3 per Began

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Ottobre 2015 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA
Processo escort: chiesti 8 anni per Tarantini, 3 per Began

Processo escort: chiesti 8 anni per Tarantini, 3 per Began

BARI – Otto anni di reclusione per Gianpaolo Tarantini, 3 per Sabina Began. La procura di Bari ha chiesto queste pene per Tarantini e Began, accusati di aver reclutato e indotto alla prostituzione le ragazze che partecipavano alle feste a palazzo Grazioli di Berlusconi.

Le accuse, contestate a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata al reclutamento, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Per Claudio Tarantini, fratello di Gianpaolo, è stata invece chiesta l’assoluzione. Per il pr milanese Peter Faraone e per Massimiliano Verdoscia la pena di sei anni sia per il reato associativo sia per i reati fine. Per Francesca Lana un anno e sei mesi; per Letizia Filippi, per il reclutamento di una ragazza, la pena di due anni.

“Nell’agosto 2008, in Sardegna, si concretizza l’obiettivo di Gianpaolo Tarantini: entrare nel cerchio magico di Berlusconi sfruttando il suo lato debole”. Il pm Eugenia Pontassuglia ha iniziato così le conclusioni della sua requisitoria nel processo Escort. Dopo aver analizzato tutti gli episodi di presunto reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di 26 ragazze fra il settembre 2008 e l’aprile 2009, l’accusa ha descritto le condotte dei tre imputati che rispondono anche di associazione per delinquere, Gianpaolo Tarantini come promotore, Massimiliano Verdoscia e Peter Faraone come partecipi, “referenti operativi dell’organizzazione”.

Dopo l’estate 2008, il barese “Tarantini lascia al fratello Claudio la gestione delle società e si trasferisce a Roma – ha spiegato il pm – e in pochi mesi spende centinaia di migliaia di euro tra voli, soggiorni e gettoni alle ragazze. Investimento che spera di recuperare costruendo rapporti con Protezione Civile e Finmeccanica”. Progetto che frana dopo la perquisizione eseguita dalla Gdf su disposizione della magistratura barese.