Rajendra Pachauri lascia l’Onu per scandalo sessuale: “Molestò ricercatrice”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2015 - 19:57 OLTRE 6 MESI FA
Rajendra Pachauri lascia l'Onu per scandalo sessuale: "Molestò ricercatrice"

Rajendra Pachauri lascia l’Onu per scandalo sessuale: “Molestò ricercatrice”

NEW YORK – Abbracci forzati e palpeggi fuori luogo, e poi sms,  messaggi whatsapp e email. Una donna di 29 anni ha accusato di molestie sessuali lo studioso indiano Rajendra Pachauri, 74 anni. Uno scandalo che ha costretto l’uomo a dimettersi dalla presidenza del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) dell’Onu, una carica che aveva assunto quasi 13 anni fa.

Lo stesso Pachauri, che ritirò il Premio Nobel per la Pace assegnato al suo organismo e al vice presidente americano Al Gore nel 2007, si è nello stesso tempo autosospeso a tempo indeterminato dall’Istituto per l’energia e le risorse indiano (Teri) dove lavora la giovane ricercatrice di 29 anni che il 13 febbraio ha presentato contro di lui una denuncia alla polizia. La donna, di cui non si conosce l’identità, ha corredato il suo esposto con molti particolari delle molestie (abbracci forzati e palpeggi inappropriati) e con un dossier di 32 pagine contenente una lista dettagliata di e-mail, sms e WhatApp inviati fra l’ottobre 2013 e gennaio 2015.

Da parte sua lo studioso indiano, che vedendo arrivare lo ‘tsunami’ aveva rinunciato a recarsi in Kenya dove doveva presiedere un meeting di alto livello dell’Ipcc, ha scritto nella sua lettera di dimissioni che l’impossibilita’ di recarsi a Nairobi mostrava che non sarebbe stato capace nel prossimo futuro di offrire “la forte leadership e la dedizione” di cui il Gruppo aveva bisogno. Senza rispondere direttamente alle accuse e promettendo “tutta l’assistenza e la cooperazione alle autorità”, Pachauri ha comunque negato attraverso il suo legale di “essere responsabile dei rilievi rivoltegli” dalla collega, sostenendo peraltro che il suo account e-mail e il suo telefono cellulare erano stati al centro di una azione di hackeraggio.

Personalità brillante e capace ma anche smaliziata, ‘Patchy’, come lo chiamano gli amici, riuscì nel 2008 ad ottenere la riconferma alla guida dell’Ipcc per un secondo mandato grazie ai voti di moltissimi Paesi in via di sviluppo, e nonostante avesse perduto l’appoggio degli Stati Uniti che ne avevano patrocinato l’elezione sette anni prima.

Si deve fra l’altro ricordare che un allarmante Rapporto sullo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya (sarebbero scomparsi entro il 2035) da lui firmato a nome dell’Ipcc, proprio nell’anno dell’assegnazione del Premio Nobel, suscitò numerose polemiche perché ad una verifica si rivelò grossolanamente infondato.

In una intervista nel 2010 al settimanale Time ammise che quel Rapporto “fu un errore deplorevole” perché basato su “dati debolmente fondati”. E aggiunse quasi a mo’ di sfida: ”So che un sacco di scettici rispetto alla questione del clima vorrebbero la mia testa, ma non ho intenzione di accontentarli”. Ma a poco più di tre anni da quell’intervista e ad otto mesi dalla scadenza del secondo mandato, la sua testa è rotolata per accuse, che ovviamente devono essere confermate dal tribunale, di molestie sessuali nei confronti di una donna di 45 anni più giovane di lui.