Sesso, urla, bivacchi. Turisti affondano Venezia. Caterian Maniaci, Libero

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Agosto 2014 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA
Sesso in strada a Venezia

Sesso in strada a Venezia

VENEZIA – “La foto ha fatto il giro del mondo – scrive Caterina Maniaci di Libero – ritrae una giovane donna con il posteriore bene esposto, a cavalcioni su un uomo disteso per terra. No, non si tratta della solita foto pruriginosa che fa il giro del web perché riprende lo sfruttato leit motive del famolo strano”.

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Anche se,in effetti, le effusioni avvengono in un posto inusuale: sopra il ponte degli Scalzi a Venezia, porta d’accesso al centro storico appena si esce dalla stazione ferroviaria. La foto in questione è stata ripresa dal sito web del quotidiano Il Gazzettino, che da qualche giorno illustra,con un collage d’immagini da brivido, il punto di non ritorno a cui sembra essere giunto il turismo di massa nella Serenissima.

Il sito ha anche lanciato un sondaggio tra i lettori sulla questione. Alla domanda: «Venezia in preda al degrado e c’è chi propone l’intervento dell’esercito, sei d’accordo?». Il 79,3% dei lettori ha risposto «sì, non se ne può più», mentre solo il 17% ha risposto «no, è esagerato».

La lista dei commenti ai servizi e alle foto si allunga di giorno in giorno. Forse quella più illuminante e sconfortante è la sintetica frase postata il primo agosto scorso da Michela: «L’Italia non è interessata al benessere di Venezia. Mi sembra evidente». Ormai sembra non esistere più un limite alla fantasia del turismo mordi e fuggi, che ha in Venezia una delle sue vittime privilegiate. E così, oltre ai giovani infoiati che si accoppiano sui ponti, ci sono allegre famigliole che organizzano picnic in piazza San Marco,con tanto di tovaglia a quadretti stesa dinanzi i portici di Palazzo Ducale, mentre qualcuno pensa bene di cucinarsi un piatto di spaghetti, o sdraiarsi per un riposino coi piedi lasciati nudi a sventolarsi, tutto rigorosamente per terra, su un ponte o nel bel mezzo di un campicello.

E poi ci sono i bivacchi sugli scalini delle Procuratie e persino qualcuno che scorrazza in bici, monopattino o anche nudo tra le calli dove regnano indisturbati i venditori abusivi. Iveneziani paiono annichiliti da quest’ondata montante di malcostume, destinata ad aumentare.

Vigili e polizia non sono in numero sufficiente per arginare il fenomeno, tanto che sono dovuti tornare in campo i «San Marco Guardians», i volontari«angeli»(ragazzi, ma non solo, ci sono anche ultra cinquantenni) riconoscibili per le tute arancioni, impegnati a tutelare il buon costume nella piazza cuore della città; sono organizzati dall’Associazione piazza San Marco, che si propone di proteggere e valorizzare uno dei luoghi più noti al mondo, ma ora anche più minacciati.

Gli «angeli», che ultimamente sono stati sponsorizzati da Costa Crociere, vigilano su quanto accade nella zona.

Ora sono alle prese con le orde estive, accerchiati dalla moltitudine di ambulanti abusivi in piazza che si spartiscono il territorio in stile mafioso, anche minacciando i commercianti.

La Confartigianato di Venezia è passata all’azione, con un esposto al Commissario prefettizio, il quale s’è ritrovato alla guida del Comune dopo le burrascose dimissioni del sindaco Giorgio Orsoni, insieme a un dossier che descrive la situazione, con tanto di documentazione fotografica.