Silvi Marina (Teramo): Troppe prostitute, violano il Piano regolatore

Pubblicato il 18 Marzo 2009 - 13:18| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Troppe case squillo nello stesso piccolo comune: violano il Piano regolatore più che la pubblica decenza. Vanno, quindi chiuse con decisione del consiglio comunale che vara la “storica” delibera, inedita per la sua motivazione. È successo nel comune di Silvi Marina, provincia di Teramo, località balneare, popolata d’estate e d’inverno trasformata in una specie di paradisso del sesso. Molte seconde case sono diventate nella stagione morta riparatissime luoghi d’incontro tra clienti e ragazze squillo.

La delibera è stata approvata dal consiglio comunale il 4 marzo e sta per diventare esecutiva, placando le ire delle “comari” di Silvi, tanto per citare i versi della popolarissima canzone di De Andrè, Bocca di Rosa. Il sindaco, Gaetano Vallescura, con questo provvedimento si è riguadagnato la riconferma della candidatura, stabililendo che il boom delle case chiuse alterava gli equilibri residenziali del suo piccolo gioiello sul mare.