“Stupro islamico d’Europa”: copertina choc in Polonia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Febbraio 2016 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA
"Stupro islamico d'Europa": copertina choc in Polonia

“Stupro islamico d’Europa”: copertina choc in Polonia

ROMA – “Stupro islamico d’Europa”: copertina choc in Polonia. La copertina della rivista polacca Wsieci (The Network) pubblicata questa settimana con il titolo “Stupro islamico dell’Europa” ha causato forti polemiche.

L’immagine mostra una donna di capelli biondi che veste la bandiera dell’Ue, urlando mentre viene assalita da mani maschili di carnagione scura. Alcuni utenti dei social network hanno comparato l’immagine con la propaganda nazista e fascista che usava foto di donne aggredite da uomini ebrei e Nord-africani. Lo stupro, si intendeva, come attitudine fisiologica a certe latitudini.

Resta evidentemente forte l’impressione per i fatti di Colonia, dove nella notte di Capodanno a decine molte ragazze tedesche hanno denunciato molestie, aggressioni fisiche, rapine e tentativi di violenza sessuale. La città tedesca è diventata, suo malgrado, un simbolo e una ulteriore conferma per i sostenitori della tesi che l’invasione migratoria rappresenta un pericolo per la sicurezza delle donne e di per sé una minaccia ai valori occidentali, un attentato al nostro stile di vita.

Se all’inizio in molti – specie fra le donne – avevano messo in guardia dagli eccessi di una lettura politicamente corretta dei fatti di Colonia – il tentato stupro di massa messo fra parentesi – una sorta di sordina alla gravità delle violenze, una sorta di auto-censura per non apparire xenofobi e prevenuti nei confronti delle minoranze, in particolare quelle di origine islamica.

La copertina di Wsieci, all’opposto, segnala il riemergere di tentazioni razziste e discriminatorie sulla base di etnia e religione, con il sottinteso che chiunque non condivida educazione e cultura occidentali sia un barbaro usurpatore, pericoloso per nascita, incline allo stupro per indole. Soprattutto all’est, le sirene di un aggressivo razzismo politico stanno di nuovo richiamando frotte di ammiratori. Vecchi fantasmi riemergono in Europa dove il pregiudizio verso il diverso è garanzia di consenso elettorale.