YOUTUBE Visoni scuoiati per pellicce, migliaia di carcasse

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2016 - 13:37 OLTRE 6 MESI FA

SAN PIETROBURGO – Visoni e volpi costretti a vivere in degli allevamenti che assomigliano ad un gulag. Le immagini inquietanti che seguono arrivano da un allevamento russo aperto durante l’epoca dell’Unione Sovietica che, secondo quanto scrive il Daily Mail, rifornisce di pellicce le principali città del mondo della moda tra cui Londra, Parigi e New York.  Le immagini mostrano questo un luogo molto duro in cui cui animali vengono allevati per creare pellicce, pratica che porta ogni anno nelle casse dell’economia russa milioni di euro. Questi animali abbituati a vivere in libertà vengono catturati e scuoiati vivi. Molti muoiono avvelenati dalle proprie feci.

Due foto pubblicate dal Mail Online mostrano circa mille cadaveri di visoni accatastati in una montagnetta a Luzhskoye, località che si trova nella regione di San Pietroburgo. I resti puzzolenti del visone sono stati trovati vicino all’impianto di smaltimento dei rifiuti biologici Znamenka nel novembre dello scorso anno da alcuni attivisti di Vita, centro che si occupa dei diritti degli animali in Russia.

In un video, l’allevatrice Yekaterina Klitsova spiega: “Non ho alcuna simpatia nei confronti di questi animali. Al contrario, sento profonda soddisfazione. Sono contenta che siamo riusciti a far crescere bene pelliccia in modo che la possa vendere per fare soldi”. I visoni sono stati lasciati marcire per almeno tre giorni, causando anche un pericolo per la salute. immagini del genere vengono però mostrate raramente in Russia.  Un attivista di Vita spiega che “in questi allevamenti gli animali sono condannati a una completa assenza di attività, vivono costantemente con la paura e non hanno nessuna possibilità di nascondersi”. I visoni saltano da un lato all’altro della gabbia per disperazione.

Il trenta per cento di questi animali muore prima che il loro mantello cresca per l’inverno. E’ in quella fare che l’industria della pelliccia li uccide. L’attivista Emiliya Nadin conclude: “Le volpi, visoni, procioni vivono in gabbie con reti metalliche al posto della pavimentazione che taglia le loro zampe”.