Loris Stival, pedofilia? “Veronica Panarello non era sola”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Gennaio 2016 - 17:47| Aggiornato il 31 Gennaio 2016 OLTRE 6 MESI FA
Loris Stival, pedofilia? "Veronica Panarello non era sola"

Veronica Panarello con il marito, Davide Stival

ROMA – Loris Stival, un caso di pedofilia? A rilanciare l’ipotesi, già ventilata subito dopo il delitto, è il professor Francesco Bruno. Lo psichiatra, a Mattino 5, ha detto: “Loris potrebbe essere stato ucciso perché ribellatosi ad un rapporto intimo contro natura”, citando anche alcune lesioni che sarebbero state trovate nelle parti intime del piccolo. Bruno inoltre sposa la tesi del perito Locurto secondo cui in macchina, mentre andava verso il canalone, Veronica Panarello non sarebbe stata sola ma in compagnia di una misteriosa figura maschile.

E’ quanto emergerebbe dall’analisi delle immagini agli atti dell’inchiesta attraverso un software realizzato dall’ingegnere Marcello Locurto, esperto informatico, e mostrate a “Mattino Cinque”. Analizzando i frame dei video, nell’autovettura Polo di Veronica Panarello, che sta parcheggiando in retromarcia nel garage, secondo la lettura dell’esperto “ci sarebbe una sagoma sul sedile posteriore, lato opposto conducente”. Inoltre, ritiene di potere notare “nel passaggio alla rotonda di fronte al supermercato Despar alla guida della Polo una figura con corporatura robusta, non riconducibile a Veronica Panarello”.

Dalla visione dei frame, sostiene di avere anche individuato “nella Polo con a bordo Veronica la presenza in auto anche dei due figli” della donna. Secondo questa analisi in auto con l’imputata ci sarebbe una seconda persona, che potrebbe avere avuto un ruolo nella vicenda. Né la Procura, né ambienti investigativi attivi nelle indagini hanno voluto commentare, limitandosi a sottolineare che “l’inchiesta è in sede di processo davanti a un Gup”. L’avvocato Francesco Villardita, che assiste Veronica Panarello, ha detto di “non essere a conoscenza” di questa analisi e di “non potere parlare di ciò che non si conosce”.