Austria: tetto ai migranti. Scontro con Europa: “È illegale”

di Edoardo Greco
Pubblicato il 18 Febbraio 2016 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA
Austria tetto ai migranti, scontro con Europa: "È illegale"

Spielfeld, migranti al confine fra Slovenia e Austria
EPA/CHRISTIAN BRUNA

BRUXELLES – Scontro tra Austria ed Europa dopo che il governo di Vienna ha deciso di mettere un tetto giornaliero e annuale ai migranti e ai richiedenti asilo. Tetto che per la Commissione europea è illegale. Il commissario per l’immigrazione Dimitris Avramopoulos ha detto che il tetto austriaco viola il diritto comunitario ed internazionale, ma il ministro dell’Interno Johanna Mikl-Leitner va avanti per la sua strada, e il cancelliere Werner Faymann ha detto che è “impensabile” che l’Austria si faccia carico di tutti i richiedenti asilo per conto dell’Europa.

Il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, che non è d’accordo con la decisione dell’Austria di ripristinare i controlli alle frontiere nazionali, assicura: “Ne riparlerò oggi con il cancelliere Faymann”. Ed è di oggi (18 febbraio) anche la notizia che in Bulgaria il parlamento ha dato un primo via libera a un emendamento che autorizza l’esercito a schierarsi ai confini per dare man forte alla polizia nell’arginare il flusso di migranti della cosiddetta “rotta balcanica”. “Ma se questo accade – rileva il presidente della Commissione – è perché manca un approccio europeo” all’emergenza migranti. Spiega Repubblica.it:

Da Atene, dove incontra il presidente greco Prokopis Paulopoulos, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni avverte sui “rischi di scelte unilaterali che possono far precipitare la crisi portandoci a cancellare una delle principali conquiste dell’Europa, ossia Schengen e la libera circolazione“. “C’è un’alternativa per gestire in modo diverso la crisi ed è la condivisione dell’impegno e il superamento del trattato di Dublino – ricorda il ministro – E su questa alternativa Grecia e Italia lavorano insieme, c’è una convergenza con la Germania ed altri Paesi e l’obiettivo è difendere questa linea comune”.

Alla riunione di pre-vertice del Ppe, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha chiarito che l’Italia si sta “preparando ad ogni scenario possibile”, ma “lavorando per impedire che l’Europa vada a sbattere contro un muro”.

Nella gestione dei flussi di migranti e nella lotta al traffico di esseri umani resta prioritaria l’attuazione del piano di azione Ue-Turchia. Lo si legge nell’ultima bozza di conclusioni del Consiglio europeo. Il tema sarà affrontato dai capi di Stato e di governo Ue questa sera a cena. Anche se la Turchia ha già fatto passi avanti per attuare il piano, “tuttavia – si legge nel testo in discussione – i flussi di migranti che arrivano in Grecia dalla Turchia restano troppo elevati”. Le nuove conclusioni evidenziano anche l’importanza della decisione della Nato di sostenere Grecia e Turchia nella gestione degli sbarchi illegali nelle isole dell’Egeo con una missione specifica: “l’Ue, e in particolare Frontex, dovranno cooperare strettamente con la Nato”.