Commissione Ue: “Chiudere procedura deficit eccessivo sull’Italia”

Pubblicato il 26 Maggio 2013 - 16:43 OLTRE 6 MESI FA
Commissione Ue: "Chiudere procedura deficit eccessivo sull'Italia"

(Foto Lapresse)

BRUXELLES – Buone notizie da Bruxelles per l’Italia in crisi: la Commissione europea ha deciso di proporre ai 27 Paesi dell’Ue di chiudere la procedura di deficit eccessivo, raccomandando a Roma di andare avanti sulla strada del risanamento dei conti pubblici.

E’ quanto emerge dalla bozza del documento con le ‘raccomandazioni’ Ue che dovrebbe essere approvata mercoledì 28 maggio dalla Commissione europea.

Con la chiusura della procedura di infrazione Ue per deficit eccessivo, “avremo la possibilità di accedere di più al credito”, ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, a Sky tg24.

Corrado Passera, predecessore di Zanonato,”ha lavorato bene in una fase di estrema difficoltà”. La chiusura della procedura “ci dovrebbe consentire, in una serie di campi, di fare delle azioni” grazie a “margini di manovra un po’ più ampia”.

LE RACCOMANDAZIONI UE – Sono in tutto sei le raccomandazioni che la Commissione intende rivolgere all’Italia in parallelo con la proposta di chiusura della procedura di deficit eccessivo.

Al primo posto c’è quella relativa al proseguimento dell’azione di ”consolidamento” del bilancio, mentre con le altre si sottolinea l’esigenza di portare avanti quel processo di riforme essenziale per ridare slancio alla crescita del Paese e quindi anche all’occupazione.

In quest’ottica, il documento messo a punto dai servizi del commissario Ue per gli affari economici e monetari Olli Rehn evidenzia la necessità di rendere molto più efficiente la macchina della pubblica amministrazione per alleggerire il sistema produttivo di una zavorra che troppo spesso ne condiziona l’attività e lo sviluppo. E chiede anche all’Italia di intervenire per rendere più efficace e produttivo il sistema bancario nazionale.

Nonostante la riforma Fornero, Bruxelles insiste poi su una maggiore flessibilità del mercato del lavoro mettendo l’accento sull’opportunità di una contrattazione contrattuale maggiormente incentrata sul livello aziendale che non su quello nazionale. Parallelamente, secondo la Commissione, le politiche per la formazione dei lavoratori dovrebbero essere piu’ attente e vicine alle reali esigenze del mercato del lavoro.

La riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese, nonché una maggiore apertura alla concorrenza del mercato dei servizi sono le altre due ‘raccomandazioni’ che completano il pacchetto messo a punto dalla Commissione.

Con il suo via libera alla chiusura della procedura per deficit eccessivo, che salvo sorprese dovrebbe essere confermato dal collegio dei commissari mercoledì prossimo, Bruxelles certificherà che il programma d’azione messo in campo dal governo consentirà all’Italia di restare al di sotto della soglia del 3% nel rapporto deficit-Pil sia quest’anno e sia nel 2014, aprendo così uno spazio di manovra per realizzare investimenti pubblici produttivi in cofinanziamento con fondi della stessa Unione.

Prima di approdare all’esame della Commissione, il documento di lavoro contenente le raccomandazioni sarà domani oggetto di un approfondimento tecnico da parte degli sherpa dei 27 commissari.