Crisi greca: Papandreu parla con tutti ma non Berlusconi

Pubblicato il 11 Febbraio 2010 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA

Il premier greco George Papandreou ha avuto nella giornata di mercoledì, in vista del vertice europeo di oggi, giovedì, a Bruxelles, una serie di colloqui telefonici con il cancelliere tedesco Angela Merkel e con i principali dirigenti dell’Ue.

Nell’elenco dei contatti di Papandreou, diffuso da fonti ufficiali greche, figurava il clamoroso e luminoso vuoto dell’Italia, che nessuno ormai considera più, a conferma della assoluta mancanza di peso  del Governo italiano e dell’Italia in genere: è quasi patetitica l’intervista dell’ex ministro Padoa Schioppa sulla crisi greca. Mentre lui pontificava, gli altri decidevano.

Papandreu ieri giovedì era a Parigi, dove si è incontrato col presidente francese Nicolas Sarkozy e oggi partecipa al vertice di Bruxelles. Da Parigi ha parlato al telefono, secondo quanto indicano fonti ufficiali, oltre che con Merkel, anche con il presidente dell’UE Herman Van Roumpy, con il ministro degli esteri europeo Catherine Ashton e con il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso.

Altri contatti erano previsti  anche con i primi ministri di Portogallo, Gran Bretagna e Spagna. L’Italia è inutile anche solo per una parola di conforto: contiamo meno di San Marino e Montecarlo.

Ormai appare chiaro che l’Europa è guidata dall’asse Berlino – Parigi. Secondo Ivo Caizzi, sul Corriere della Sera, Francia e Germania “spingono gli altri governi della zona euro a difendere la solidità dell’euro, messa a rischio dalla crisi finanziaria della Grecia e dalla possibile estensione dell’attacco della speculazione finanziaria contro la moneta unica in altri Paesi in difficoltà, come la Spagna, il Portogallo e l’Irlanda”.

Secondo Caizzi, Sarkozy e  Merkel “hanno concordato questa linea, che si basa sul sostegno finanziario ad Atene e introduce di fatto una inedita governance dell’economia europea”, con i tedeschi che si spingono a chiedere  che il vicepresidente uscente della Bce, Lucas Papademus, assuma il ruolo di controllore per conto dell’Ue sulla politica economica del governo greco.

A giochi probabilmente già fatti, il premier italiano Berlusconi è arrivato a Bruxelles alla biblioteca Solvay.