Elezioni Ucraina, il filorusso Ianukovich confermato. Ma l’Ocse boccia il voto
KIEV – In Ucraina alle elezioni legislative si conferma il presidente filorusso Viktor Ianukovich. Ma il voto viene bocciato dagli osservatori dell’Ocse.
Con lo spoglio del 50% delle schede il Partito delle Regioni del presidente si aggiudica il 36% dei voti, ben più del 31% previsto dagli exit poll. Grande delusione per l’ex campione del Milan Andryi Shevchenko, a cui è andato solo l’1,7% delle preferenze, lontano dalla soglia minima del 5% per l’accesso al parlamento. E’ andata meglio all’ex campione del mondo di pugilato Vitali Klitschko e al suo partito Udar (Pugno), che si è aggiudicato il quarto posto.
L’Alleanza della leader d’opposizione in carcere Iulia Timochenko è ferma al 21,98%. I comunisti sono al terzo posto col 14,89% delle preferenze, seguiti dal partito Udar (Pugno) del pugile Klitschko con il 12,88% e degli ultranazionalisti del partito Svodoba, al 8,34%.
Il partito Udar del pugile Klitschko ha chiesto alle forze politiche ucraine di opposizione, tra cui la coalizione dell’ex premier Timoshenko e gli ultranazionalisti di Svoboda, di “adottare un piano di azione congiunta nel nuovo parlamento”.
Scompare dalla scena politica l’ex presidente Viktor Iushenko, protagonista della Rivoluzione arancione filo-occidentale del 2004. Il suo partito Ucraina Nostra è andato ben lontano dalla soglia di sbarramento del 5% per accedere al parlamento: con il 55,88% dei voti scrutinati è sotto l’1% delle preferenze.
Il voto dell’Ucraina è stato però bocciato dagli osservatori dell’Osce, che, dicono, sono state contrassegnate dall’abuso di risorse pubbliche, mancanza di trasparenza nel finanziamento ai partiti e nella copertura mediatica durante la campagna elettorale. Proprio Kiev assumerà la presidenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa da gennaio 2013.