Hollande mette all’asta 1200 bottiglie della cantina dell’Eliseo

Pubblicato il 2 Maggio 2013 - 13:44| Aggiornato il 4 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Hollande mette all’asta 1200 bottiglie della cantina dell’Eliseo. Facile ironia: la Francia sta raschiando il fondo del barile se Hollande è costretto a mettere all’asta un decimo della pregiata e fornitissima cantina presidenziale. Facile retorica, anche, se si considera che in nome dell’austerity e per dare il buon esempio ai tartassati cittadini francesi, l’Eliseo è costretto a disfarsi di un pezzo di prestigio nazionale per racimolare in tutto 250 mila euro (la somma prevista) da destinare a un non meglio precisato fondo pubblico.

La capo sommellier dell’Eliseo Virginie Routis si è occupata di selezionare le 1200 bottiglie da mettere in vendita. Banditore sarà Kapandji Morhange presso la casa d’aste ospitata all’Hotel Drouot a Parigi (per chi fosse interessato l’incanto è fissato per il 30 e 31 maggio). I criteri di selezione sono anch’essi ispirati a ragioni economiche e di sobrietà. All’asta finiscono 1200 vini, un decimo della disponibilità totale, così come è venuta crescendo da quando nel 1947  il President Vincent Auriol inaugurò la cantina. Si tratta di bottiglie che sono rimaste pezzi unici o insufficienti a soddisfare una cena con molti commensali (non si servono bottiglie spaiate a a tavola con il presidente della Republique).

Le bottiglie vendute saranno sostituite da bottiglie di poco o nullo pregio. I prezzi vanno da 15 euro fino ai 2200 di un Petrus del ’90. Con meno di 100 euro si potrà portare via un buon numero di esemplari. Non certo “crus” eccezionali né gli strepitosi Bordeaux e Borgogna d’annata. Gli Champagne non mancheranno di attirare gli estimatori. A la santé!