Immigrazione: Ue triplica i fondi, ma i migranti li prende l’Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2015 - 22:10 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi al vertice Ue sull'immigrazione

Matteo Renzi al vertice Ue sull’immigrazione

BRUXELLES – I soldi per la missione Triton verranno triplicati, ma i migranti continuerà ad accoglierli l’Italia, ovvero il Paese dove arrivano quotidianamente nell’ordine delle migliaia. Matteo Renzi esce dal Consiglio europeo straordinario dicendo che l’Europa ha fatto un “grande passo avanti”.

Il grande passo avanti in realtà sembra riguardare solo il lato economico. Il triplo delle risorse, assieme al rafforzamento dei mezzi per le operazioni coordinate da Frontex Triton e Poseidon (Grecia) è il piatto forte e più veloce, si parla infatti di settimane. Ma molti Paesi, Gran Bretagna in testa, offrono il loro impegno solo in termini di mezzi. Offrono navi, elicotteri e pattugliatori per controllare le acque del Mediterraneo.

Ma una volta recuperati i migranti in difficoltà? Verranno portati nel porto più vicino: quindi in Italia. D’altra parte il premier inglese David Cameron era stato molto chiaro anche prima dell’inizio del vertice: Londra offre la nave portaelicotteri Bulwark, tre elicotteri e due pattugliatori per operazioni di soccorso e salvataggio. Questo a patto “che le persone salvate siano portate nel Paese sicuro più vicino, probabilmente in Italia, e che non chiedano asilo nel Regno Unito”.

Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker non nasconde che sui ricollocamenti dei rifugiati “avrei voluto un risultato più ambizioso”. In altre parole: che i migranti, una volta messi in salvo in Italia come a Malta o in Grecia, possano essere redistribuiti tra i vari Paesi dell’Unione, non solo nel Paese d’approdo come prevede l’attuale normativa.

Ma su questo punto sembra proprio che l’Europa non voglia andare oltre. Lo stesso premier Renzi, che ha voluto questo vertice straordinario, lo fa capire:  “Nessuno può obbligare gli Stati membri” ad accogliere i migranti. Unica consolazione: “Ma mi rincuora che molti si siano detti disponibili, e anche che Paesi come il Regno Unito abbiano dato disponibilità a partecipare con mezzi oltre a fornire il sostegno pieno in sede di Consiglio di Sicurezza”.