Islanda al voto: favorita opposizione di centrodestra anti Ue

Pubblicato il 28 Aprile 2013 - 09:12| Aggiornato il 21 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

REYKJAVIK – Islanda al voto il 27 aprile: si profila una vittoria dell’opposizione di centrodestra, contraria all’adesione all’Unione europea.

Dai risultati verrà fuori un nuovo premier dal momento che quello uscente, la socialdemocratica Johanna Sigurdardottir, 70 anni, ha annunciato di volersi ritirare dalla politica. Il programma della sua coalizione di governo ha permesso all’Islanda di uscire dalla recessione, con un pil in crescita e un calo della disoccupazione, ma non è piaciuto agli islandesi per le misure di austerità e rigore.

In lizza per succederle, i sondaggi della vigilia davano il conservatore Bjarni Benediktsson, 43 anni, e il centrista David Gunnlaugsson, 38 anni.

Secondo uno spoglio parziale, il Partito del Progresso (centrista e agrario) di Gunnlaugsson si attesterebbe oltre il 33% dei voti, mentre il Partito dell’Indipendenza (destra) di Benediktsson sarebbe al 28-29%.

Lontanissimi al momento i due partiti del governo uscente, quello che ha gestito la fase seguita alla svolta e alle nazionalizzazione delle banche con cui l’isola del grande nord fece fronte al tracollo finanziario del 2008: l‘Alleanza (socialdemocratica) è indicata di poco sopra il 10%, e il Movimento verdi-sinistra è relegato dalle prime schede scrutinate al 5,5.