Juncker: “Ue senza unione, muri non fermeranno i profughi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Settembre 2015 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA
Juncker: "Ue senza unione, muri non fermeranno i profughi"

Juncker: “Ue senza unione, muri non fermeranno i profughi”

BRUXELLES – Un Europa unita solo nel nome, ma alla prova dei fatti l’unione non c’è. Il presidente della Commissione Jean Claude Juncker tiene il suo discorso al Parlamento Ue sullo Stato dell’Unione e le sue sono parole dure, parole rivolte a un’Europa che non c’è e che si divide davanti a una  drammatica crisi umanitaria:

“La nostra Ue non versa in buone condizioni, manca l’Unione in questa Ue e manca l’Europa. Vogliamo cambiare le cose e farlo con uno sforzo congiunto”, così parlando all’Europarlamento.

Il tema principale del discorso di Juncker è ovviamente quello dei migranti. Tema che vede in difficoltà soprattutto Grecia e Italia:

“I numeri sono impressionanti. Ma non è il momento di farsi spaventare è momento azione audace e concertata da parte Ue e tutte sue istituzioni. E’ il tempo dell’umanità”.

Per Juncker, sulla crisi dei migranti è “in gioco la giustizia storica dell’Europa. Non bisogna farsi impaurire, è il tempo della dignità e dell’azione”. Anche perché, ricorda il presidente: “la nostra storia, la storia di noi europei, è la storia di rifugiati. E stiamo parlando non di secoli fa, ma di pochi anni fa”.

Le parole di Juncker sono dure in particolare con chi, come l’Ungheria, al dramma di migliaia di profughi risponde innalzando muri:

Sino a quando ci sarà la guerra, nessun muro, nessuna barriera fermerà questa massa di rifugiati. Bisogna evitare la demagogia. Mettiamoci noi nei loro panni: quanto pagheremmo per rifarci una vita?”.

Che fare con i rifugiati? La risposta di Juncker è una e una sola. Chiarissima, come quella di Angela Merkel e della Germania: “Vanno accolti. Bisogna accettare chi fugge. Ci sono delle regole e vanno rispettate”. Ma è proprio questo, purtroppo, il tema su cui l’Europa appare divisa oggi più che mai.