Migranti, Onu scioccata dai lager libici accusa la Ue: “Abusi, fame, stupri, omicidi…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Novembre 2017 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA
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Migranti, Onu scioccata dai lager libici accusa la Ue: “Abusi, fame, stupri, omicidi…”

ROMA – Migranti, Onu scioccata dai lager libici accusa la Ue: “Abusi, fame, stupri, omicidi…”. Gli osservatori dell’Onu in Libia “sono rimasti scioccati da ciò che hanno visto: migliaia di uomini denutriti e traumatizzati, donne e bambini ammassati gli uni sugli altri, rinchiusi dentro capannoni senza la possibilità di accedere ai servizi più basilari”.

E’ la denuncia dell’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani Zeid Raad Al Hussein che accusa “l’Ue e i suoi stati membri di non aver fatto nulla per ridurre gli abusi perpetrati sui migranti”. “Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a episodi di schiavitù moderna, uccisioni, stupri e altre forme di violenza sessuale pur di gestire il fenomeno migratorio e pur di evitare che persone disperate e traumatizzate raggiungano le coste dell’Europa”.

E’ l’accusa dell’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani Zeid Raad Al Hussein che ha attaccato l’Ue per il suo patto con la Libia sui migranti. “La sofferenza dei migranti detenuti in Libia è un oltraggio alla coscienza dell’umanità”, è l’accusa durissima di al Hussein.

Bambino africano trovato semi-assiderato sotto un vagone al Brennero. E’ fuori pericolo il bimbo di circa 5 anni, trovato ieri al Brennero solo su un treno merci in stato di ipotermia. Il piccolo, probabilmente originario della Sierra Leone, è ora ricoverato all’ospedale di Bressanone e le sue condizioni – si è appreso – sono buone. Dei genitori per il momento non c’è traccia. Il bambino è stato trovato da agenti della polizia ferroviaria, nascosto sotto il pianale di un vagone di un treno merci alla stazione del Brennero.

In evidente stato di ipotermia, è stato trasportato in ospedale. Dopo essersi svegliato, il piccolo ha detto ai medici di chiamarsi Anthony e di provenire dalla Sierra Leone. Il bimbo aveva con sé una borsa con alcuni effetti personali appartenenti ad una donna. Non è, per il momento, chiaro se la donna era con lui e sia scappata, quando ha visto i controlli della polfer al Brennero, oppure se il bimbo era da solo in viaggio sul treno merci, partito da Verona.