Gb. Il nuovo arcivescovo di Canterbury è un ex petroliere etoniano

Pubblicato il 9 Novembre 2012 - 14:41 OLTRE 6 MESI FA
Justin Welby, nuovo arcivescovo di Canterbury

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Sara’ un ex petroliere etoniano di 56 anni a guidare la chiesa anglicana in anni che si prospettano tumultuosi almeno per due nodi spinosi ancora da sciogliere: la nomina delle donne vescovo e il riconoscimento dei matrimoni gay.

Justin Welby, vescovo di Durham, ha in fine accettato la nomina ad arcivescovo di Canterbury il non facile incarico che a breve verra’ ufficializzato da Downing Street e dalla regina.

Giovedi sera le prime voci che era stato raggiunto un accordo hanno di fatto rotto un impasse che durava da mesi e con discussioni fiume su quale potesse essere la figura piu’ adatta a sostituire Rowan Williams alla guida della comunita’ anglicana con i suoi 77 milioni di fedeli nel mondo.

Anche se formalmente il capo supremo della chiesa anglicana resta la sovrana, l’arcivescovo di Canterbury ne e’ la piu’ alta carica religiosa. Quello di Welby era stato uno dei primi nomi emersi e da subito da molti indicato come il candidato ideale, ma alcune caratteristiche dell’uomo, piu’ che del religioso, avevano rallentato il processo decisionale: molte delle discussioni all’interno della commissione competente – che ha tentato il piu’ possibile di tenerle segretissime attirandosi non poche critiche – hanno riguardato il fatto che Welby ha frequentato la prestigiosa scuola di Eton.

Un particolare che avrebbe potuto dare l’impressione che fosse lontano dalle gente, che non avesse la sensibilita per accogliere le esigenze di tutti. Uno snob, insomma, caratteristica che certo non si adatterebbe ad un uomo di chiesa, anche se anglicana. C’era poi la vicenda della sua ‘carriera’: troppo veloce secondo alcuni. Welby, sposato con cinque figli, e’ stato ordinato prete nel 1992 ed in effetti ha scalato con grande rapidita’ i vertici ecclesiastici, fino ad essere nominato vescovo di Durham, ma solo un anno fa.

“Ha poca esperienza”, ripete qualcuno, anche oggi che i giochi sono fatti. C’era stata poi l’ipotesi della possibile nomina di un arcivescovo nero. Ma alla fine la scelta e’ ricaduta su Welby, il candidato con il background meno ortodosso, anche rispetto al fatto che ha a lungo lavorato nel settore petrolifero, cosa che costituisce senz’altro una novita’ nell’ambiente. L’arcivescovo uscente, Rowan Williams, ha sempre detto che l’arcivescovo di Canterbury, per assolvere al meglio al suo compito, “deve leggere la Bibbia, ma anche i giornali”.

Forse, in questa prospettiva, i precedenti impieghi di Welby possono tornare utili. Intanto la prima sfida: e’ attesa per la fine del mese la decisione sulla nomina delle donne vescovo all’interno della chiesa anglicana. Una battaglia portata avanti con entusiasmo da Rowan Williams che ha sempre fortemente appoggiato l’accesso delle donne ai vertici ecclesiali, posizione che Welby sembra condividere.

Si e’ invece piu’ volte espresso contro il riconoscimento dei matrimoni gay, un tema pero’ cruciale nel dibattito interno, tanto che periodicamente riemerge seguito da accese polemiche, con posizioni talmente determinate sul fronte del no che la prospettiva di dover sposare coppie gay in chiesa nel caso cui queste entreranno nel codice civile della nazione, ha fatto minacciare uno ‘scisma’ nella relazioni tra chiesa e stato, ancora strettissime nel regno unito.