Paolo Gentiloni ad Angela Merkel: “No a flessibilità a corrente alternata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2017 - 18:34 OLTRE 6 MESI FA
Paolo Gentiloni ad Angela Merkel: "No a flessibilità a corrente alternata"

Paolo Gentiloni ad Angela Merkel: “No a flessibilità a corrente alternata”

ROMA – Lungo colloquio tra Paolo Gentiloni e Angela Merkel. Al centro il caso emissioni ma soprattutto il rilancio della crescita in Europa. “Non possiamo dare la sensazione che in un mare in tempesta l’Ue si muova con un piccolo cabotaggio e adotti una sorta di flessibilità a corrente alternata: molto rigida sui decimali dei bilanci e molto ampia sulle questioni fondamentali come la questione migratoria”, ha detto Gentiloni nella conferenza stampa al termine dell’incontro con la cancelliera tedesca.

Prima si parlava di “un’Europa a due velocità, oggi mi pare si parli di un’Europa a due rigidità, molto rigida su alcune cose, molto meno su altre”, ha poi osservato il premier parlando dell’emergenza migranti. “Spero che su questione migratoria si possa fare una scommessa comune di tutta l’Europa”, ha aggiunto. Non è solo l’Italia, anche la Germania sopporta il peso, ha proseguito Gentiloni, “non possono essere solo quattro paesi a sostenere il peso del problema migratorio”.

“Con la cancelliera Merkel abbiamo parlato del destino dell’Europa: sappiamo che attraversa una fase difficile. Italia e Germania sono tra i paesi convinti della straordinaria importanza del futuro europeo», proseguito Gentiloni. Italia e Germania intendono lavorare insieme per “rilanciare la Ue pensando alle sfide che ha davanti su crescita, lavoro, investimenti, migranti e difesa dei nostri principi”, ha aggiunto.

Capitolo emissioni. “Ho detto alla Cancelliera Merkel che loro decidono per quello che li riguarda e noi decidiamo con le nostre leggi”. Quasi a dire insomma, ognuno guardi a casa propria quando si parla di emissioni dei gas di scarico, ultimo punto di frizione tra Germania e Italia dopo l’uscita del ministro dei Trasporti tedesco che ha chiesto il ritiro di tre modelli della Fiat Chrysler.