Renzi a Strasburgo: “Basta compiti a casa, Europa eppur si muove, ora new deal”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 10:13 OLTRE 6 MESI FA
Renzi a Strasburgo: "Basta compiti a casa, socialisti guidino new deal Europa"

Renzi a Strasburgo: “Basta compiti a casa, socialisti guidino new deal Europa”

ROMA – Renzi a Strasburgo: “Basta compiti a casa, socialisti guidino new deal Europa”. “Dopo riforme corpose punteremo al new deal europeo. Il primo programma corposo di riforme che si sta componendo: in Ue nessuno ci dice più di fare i compiti a casa. La nostra parte l’abbiamo fatta, dal primo gennaio saremo molto più duri per puntare verso un new deal europeo”: Matteo Renzi, parlando agli eurodeputati socialisti prima di partecipare alla seduta di Strasburgo (è ancora leader del semestre europeo) alla presenza di Papa Francesco, punta il suo messaggio al cambiamento di passo sul tema di crescita e occupazione.

Qualcosa si muove: un grande italiano, Galileo, lo diceva su cose più serie. Io lo dico sull’Europa. Anche se può sembrare strano citarlo nel giorno della visita del papa”: e il riferimento va allo stanziamento dei fondi per la crescita promessi da Juncker e al diverso ruolo dell’Italia, non più sorvegliato speciale ma promotore di un new deal anche culturale. Una riflessione, questa di Matteo Renzi, che lo stesso premier racconta essere suscitata da una vicenda personale:

Recuperare l’ideale europeo. “Mi trovavo a vedere in tv lo speciale sui 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino assieme ai miei figli. E loro, sorpresi, mi hanno chiesto se nelle due Germanie ci fossero due campionati di calcio distinti, due Bundesliga. Ho scoperto che c’è una generazione che già vive in un’altra Europa. Per questo, se vogliamo essere fedeli a quel messaggio, a quella speranza, dobbiamo recuperare quell’ideale. E questo compito non può che essere dei deputati socialisti e democratici”.

Via libera al trattato commerciale con gli Usa. “E’ necessario accelerare sui negoziati: l’Europa rischia di essere marginalizzata nella discussione”, ha sostenuto il premier affrontando il nodo del Ttip all’assemblea con gli eurodeputati S&D. “Nelle nostre carte geografiche, al centro c’è l’Europa. Nelle carte del resto del mondo, al centro c’è il Pacifico. Dobbiamo capire, noi europei, che non tutti devono venire da noi, nel momento in cui gli Stati Uniti guardano sempre più all’Asia. Il tempo delle rendite – ha aggiunto Renzi – è finito. Il Ttip va discusso nel merito, ma l’accordo non può essere rinviato. Il mondo va avanti e noi non possiamo sempre rincorrere”.