Russia, le ong che ricevono fondi stranieri saranno sorvegliate speciali

Pubblicato il 13 Luglio 2012 - 12:17 OLTRE 6 MESI FA
Vladimir Putin (Foto LaPresse)

MOSCA – Le organizzazioni non governative che esercitano la propria attività in Russia e ricevono fondi stranieri sono ora ufficialmente “agenti stranieri”, cioè, stalinianamente, delle specie di spie, e per questo sottoposte a rigido cotnrollo. Lo ha stabilito la Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, che ha approvato definitivamente la legge proposta dal partito putiniano Russia Unita.

La legge, contestata dai difensori dei diritti umani e dall’opposizione liberale, è passata con 374 voti, con il sostegno anche di comunisti e liberaldemocratici. Il partito di centrosinistra Russia Giusta non ha votato.

La Duma ha anche approvato la legge che restituisce al codice penale il reato di diffamazione prevedendo multe salate o lavori obbligatori: le pene più alte, con ammende sino a 5 milioni di rubli, pari 125 mila euro, scattano per chi offende le istituzioni e i suoi rappresentanti. Tolta la pena che prevedeva sino a due anni di carcere. A favore i 238 deputati del partito putiniano Russia Unita, promotore della legge, contro 91.