Spagna. “Podemos” primo partito. Metà Tsipras metà 5 Stelle ma senza Beppe Grillo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA
Spagna. "Podemos" primo partito. Metà Tsipras metà 5 Stelle (ma senza un Grillo)

Spagna. “Podemos” primo partito. Metà Tsipras metà 5 Stelle (ma senza un Grillo)

MADRID – Spagna. “Podemos” primo partito. Metà Tsipras metà 5 Stelle (ma senza un Grillo). E’ un’ascesa inarrestabile quella del partito degli ‘indignados‘ spagnoli, “Podemos” (uno yes we can iberico), che a soli otto mesi dall’esordio sulla scena politica si attesta come prima forza politica in Spagna, rompendo l’egemonia dei popolari al governo e dei socialisti all’opposizione. Secondo un sondaggio realizzato da Sigma Dos per il quotidiano El Mundo, se si votasse oggi, Podemos vincerebbe le elezioni con il 28,3% dei voti, rispetto al 7,9% conquistato al suo esordio alle ultime europee, con 1,2 milioni di voti.

Metà Tsipras metà Movimento 5 Stelle, Podemos è guardato anche in Italia come un modello possibile per andare oltre la mera sopravvivenza di un partito autenticamente di sinistra. Critica all’austerity e a questa Europa e lotta dura contro i partiti considerati i responsabili del disastro economico e morale: ma senza l’ingombrante presenza di un leader carismatico. Il segretario Pablo Iglesias è un giovane professore universitario abile dialetticamente ma che non ha certo la presa comunicativa e le capacità istrioniche di un Beppe Grillo.

 

Il partito di Pablo Iglesias si attesterebbe due punti sopra il Pp (i popolari) e oltre sette punti sopra il Psoe (i socialisti), fermo al 20%, a fronte del 44,6% e del 28,8% registrati rispettivamente alle ultime politiche del novembre 2011. Tra i motivi dello tsunami del partito ‘anti-casta’, ci sono i sacrifici imposti dalle politiche di austerità per superare la crisi, la mancanza di prospettive per i giovani e l’insofferenza per gli scandali di corruzione.

In caduta libera, anche il gradimento dell’attuale primo ministro, Mariano Rajoy, del quale solo il 14,6% degli intervistati ha un’immagine positiva, rispetto a un 56,6% che lo giudica male o molto male. Per l’insieme del governo conservatore, la valutazione è ancora peggiore, con un 10% di spagnoli che considera buona l’azione dell’esecutivo, a fronte di un 63% che lo boccia senza appello.  I socialisti, con il nuovo leader Pedro Sanchez, riescono a frenare ma non a recuperare il crollo nei consensi. I

Il sondaggio di Sigma Dos si basa su un campione di mille interviste realizzate fra il 17 e il 19 novembre. Fra le proposte di Podemos, il cui programma è stato creato sulle proposte scaturite dalle assemblee dei cittadini, le più popolari sono il diritto a un reddito minimo per tutti, a 600 euro; l’introduzione di reati fiscali e del finanziamento illecito dei partiti; riduzione della giornata lavorativa a 35 ore settimanali e dell’età di pensionamento a 60 anni.