Tsipras-Katainen, braccio di ferro per ora a parole. Grecia blocca privatizzazioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Gennaio 2015 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA
Tsipras pronto a trattare: "Non andremo a rottura con Ue, smentiremo Cassandre"

Tsipras pronto a trattare: “Non andremo a rottura con Ue, smentiremo Cassandre”

ROMA – Tsipras-Katainen, braccio di ferro per ora a parole. Grecia blocca privatizzazioni. “Non credo che l’Eurogruppo sia disposto a fare marcia indietro sulle politiche adottate finora e che non possono cambiare in base alle elezioni”. Così il vicepresidente Jirky Latainen risponde a chi chiede se è possibile che venga dato un po’ di respiro alla Grecia.

La Commissione Ue “non cambia linea” sulla Grecia,dopo le elezioni, “restano gli stessi impegni presi dal Governo verso i cittadini Ue e vanno rispettati”, ha aggiunto Katainen sulle decisioni prese dal nuovo governo Tsipras. “Pronti a collaborare, ma le elezioni non hanno cambiato la situazione economica”, ha concluso.

Un confronto, quello tra uno Tsipras appena insediato e che deve necessariamente mostrare di mantenere le sue promesse elettorali e un’Europa impossibilitata ad accettare che Atene disattenda gli impegni concordati, sul filo di una schermaglia finora solo verbale.

Tsipras pronto a trattare: “Non andremo a rottura con Ue, smentiremo Cassandre”. “Non andremo ad una rottura distruttiva per entrambi sul debito: il governo di Atene è pronto a negoziare con partner e finanziatori per una soluzione giusta e duratura per il taglio del debito greco“. Lo ha detto Alexis Tsipras aprendo il suo primo consiglio dei ministri.

Nel frattempo il Governo ha deciso di bloccare la privatizzazione della Dei e della Admie, chiesta dalla troika, ha dichiarato il ministro per la Produzione Lafazanis. “La posizione del governo – ha aggiunto poi Spirtzis, vice-ministro alle Infrastrutture, a Mega tv – è fermare le privatizzazioni nelle infrastrutture per sviluppare il Paese”.

“Siamo un governo di salvezza sociale”, ha aggiunto Tsipras. “Nostra priorità dovrà essere quella di affrontare la crisi umana. Il popolo pretende da noi di lavorare duramente per difendere la sua dignità. Siamo pronti a discutere con tutti. Accoglieremo domani Martin Schultz (presidente dell’Europarlamento) e venerdì Jeroen Dijsselbloem (presidente dell’Eurogruppo). Le discussioni con loro saranno estremamente utili e produttive.

Siamo pronti per affrontare le trattative (con l’Ue) in base al nostro progetto. Smentiremo le Cassandre, non provocheremo alcuna catastrofe ma nemmeno porteremo avanti la politica della sottomissione. Siamo pronti al dialogo con tutti”, ha concluso il leader di Syriza”.