Ucraina, Putin-Poroshenko: tregua. Ma Kiev cancella “permanente”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2014 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA
Ucraina, Mosca e Kiev fanno pace: accordo per una tregua permanente

Il presidente russo, Vladimir Putin (Foto Lapresse)

KIEV – A 24 ore dal vertice straordinario della Nato in Galles sulla guerra in Ucraina arriva un colpo di scena: il presidente russo, Vladimir Putin, e quello ucraino, Petro Poroshenko, si sono sentiti al telefono e hanno concordato un “cessate il fuoco permanente”. E’ quanto si legge sul sito della presidenza ucraina. O meglio, è quanto si leggeva. Perché nemmeno qualche ora dopo lo stesso sito aveva cancellato la parola “permanente”. Mentre il Cremlino metteva le mani avanti dicendo, per bocca del portavoce Dmitri Peskov, che ”la Russia non può fisicamente mettersi d’accordo sul cessate sul fuoco dato che non è parte nel conflitto.

Nella stessa mattina viene fuori che anche il presidente americano, Barack Obama, si augura una soluzione politica della crisi. Lo ha detto in visita a Tallin, in Estonia, parlando di una “opportunità” per mettere fine al conflitto e lodando l’effetto delle sanzioni sulla Federazione. A Tallin Obama non si è lasciato sfuggire l’occasione per ricordare che “l’Estonia non sarà mai sola. Sono venuto qui per esprimere il nostro impegno costante per il Paese”, ha detto, annunciando nuove esercitazioni aeree nella zona. Nel mese di aprile, Washington ha schierato 600 soldati per le esercitazioni in Polonia e nei Paesi baltici.

Nel frattempo nelle regioni orientali dell’Ucraina sembra che le forze lealiste di Kiev abbiano abbandonato in parte Donetsk. L’ipotesi è che si tratti di una rititrata per riorganizzare le forze, ma i separatisti filorussi non escludono che la manovra sia finalizzata a rafforzare la difesa della regioni confinanti di Zaporozhie e di Dnipropetrovsk, oppure sia frutto della consapevolezza della mancanza di prospettiva offensiva.

Il comando degli indipendentisti sostiene che non vi sono più posti di controllo lungo la strada tra Donetsk e Mariupol, sul mare di Azov. A Mariupol però sono rimaste le postazioni dei militari ucraini.