25 aprile, Mattarella: “Ricordiamo senza odio né rancore”. Ma la Brigata ebraica: “Noi la Resistenza”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Aprile 2017 - 13:34 OLTRE 6 MESI FA
25 aprile, Mattarella: "Ricordiamo senza odio né rancore". Ma la Brigata ebraica: "Resistenza solo qui"

25 aprile, Mattarella: “Ricordiamo senza odio né rancore”. Ma la Brigata ebraica: “Resistenza solo qui” (Foto Ansa)

ROMA – “Ricordiamo la Resistenza senza odio né rancore. Grati alla Brigata ebraica”: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prova a stemperare le polemiche per i cortei del 25 aprile, festa della liberazione dai nazifascisti.

Intervenendo a Carpi (Modena), il capo dello Stato ha fatto appello all’unità, dopo le divisioni e le polemiche che hanno portato ad un doppio corteo a Roma: uno dell’Anpi (l’Associazione nazionale partigiani) e l’altro della Brigata ebraica, contraria alla presenza delle organizzazioni palestinesi alla sfilata dei partigiani.

“Ricordiamo la Resistenza senza odio né rancore. Mai più fascismo, mai più guerra”, ha detto Mattarella. “La Resistenza scrisse, tra queste montagne, pagine luminose di storia, come quella, breve ma gloriosa, della Repubblica di Montefiorino, una delle prime zone libere d’Italia”, ha detto il presidente della Repubblica, intervenendo al Teatro Comunale di Carpi. “E’ quanto mai significativo celebrare, quest’anno, l‘anniversario della Liberazione qui, a Carpi, in una terra che, durante gli anni della dittatura, fu ricca di sentimenti e di fermenti antifascisti, e che ha, poi, vissuto con intensa partecipazione la guerra partigiana. Nell’Appennino modenese, subito dopo l’8 settembre, si costituirono i primi gruppi di resistenti. Giovani e meno giovani, civili e militari, socialisti, monarchici, comunisti, cattolici, liberali, azionisti, si unirono nella lotta contro l’oppressione”, sottolinea.

Ma le polemiche non si sono placate comunque. Alla manifestazione della comunità ebraica, davanti ad una platea di circa 200 persone con bandiere israeliane, americane e inglesi, il vicepresidente della comunità Ruben Della Rocca ha detto: “La storia è qui, tutto il resto sono menzogne”. E il rabbino capo Riccardo Di Segni ha aggiunto: “Il terrorismo che in questi anni sta devastando l’Europa ha avuto una scuola importante e noi sappiamo qual è”, intendendo quello palestinese. Ma si è anche augurato che “il prossimo anno si torni a manifestare tutti insieme”. E alla fine della manifestazione tutti hanno intonato “Bella ciao”.