Alessandro Di Battista non si ricandida. Tutte le reazioni sui social

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2017 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA
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Alessandro Di Battista non si ricandida. Tutte le reazioni sui social

ROMA – “Non mi ricandido in Parlamento”, ha annunciato lunedì sera su Facebook lasciando tutti di stucco. E martedì mattina i commenti e le dimostrazioni di affetto per Alessandro Di Battista fioccavano da tutte le parti. In tanti hanno apprezzato il bel gesto dell’esponente grillino che sembrava destinato a diventare leader, magari in staffetta all’attuale candidato premier Luigi Di Maio. “Ti vogliamo bene”, gli hanno scritto molti. E poi: “Ma perché?”, “Ci dispiace”, “ho troppo bisogno di te” e via dicendo. Eppure lui era già pronto a doversi difendere da attacchi meschini e colpi bassi, magari accusato di tradimento o di voler sfiduciare la premiership di Di Maio.

Dibba, come lo chiamano affettuosamente i seguaci del Movimento, aveva spiegato che il suo è solo un passo di lato e non un voltare le spalle. “Non lascio il Movimento, non succederà mai. E’ una mia seconda pelle. Lo sosterrò sempre ma al Di fuori dei palazzi istituzionali”. Motivo? “Quando ti nasce un figlio – ha spiegato – inizi a pensare moltissimo al tuo futuro, alle tue reali aspirazioni, ai tuoi sogni. E tra i miei sogni c’è la scrittura: continuare a combattere dal punto di vista politico anche attraverso la controinformazione e la scrittura”.

Non si ricandiderà alla Camera, quindi. Sarà papà, scrittore e viaggiatore. Pure Luigi Di Maio, sulla sua pagina, si è affrettato a salutarlo calorosamente assicurando che Di Battista “sarà in campagna elettorale” con lui e “sarà il primo degli attivisti”. “Sai che sarà così fratello mio”, aveva certificato Di Battista. Ma tra i commenti a quest’ultimo post comincia a spuntare qualche dietrologia: “Vediamo il lato positivo, almeno non si brucia subito il secondo mandato!!!“. Oltre il quale i grillini, per statuto, sono costretti a lasciare l’agone politico. Qualcuno si azzarda stratega: “Meglio che Di battista si conservi come successore di Di Maio”.

Di lì a “Dibba prossimo candidato premier” e “Dibba futuro sindaco di Roma”, il passo è breve.