Alfano chiama: “Grande alleanza per evitare governi della Foto di Vasto”

Pubblicato il 14 Giugno 2012 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Ritengo che l'unica strada per evitare che il paese sia governato dalla cosiddetta foto di Vasto, cioe' da una sinistra che unisce tre radicalismi, sia una grande alleanza per uscire dalla crisi con una ricetta economica tipica dell'area culturale alternativa alla sinistra e sempre presente e maggioritaria in Italia: meno sprechi, meno debiti, per l'obiettivo di meno tasse''. Lo afferma in un'intervista a Tempi il segretario del Pdl, Angelino Alfano.

Quelle del Pdl saranno primarie vere, assicura il segretario del Pdl, che in un'intervista a Tempi spiega che ''noi non poniamo limiti alle candidature. Servono per indicare il candidato del Pdl alla premiership''.

La scelta di appoggiare il governo Monti ''l'abbiamo fatta e non ci siamo pentiti'', ma ''la stiamo pagando in termini di consenso perche' il nostro elettorato si e' sentito punito dalle scelte del governo''. E spiega: "I primi provvedimenti hanno dato l'impressione di essere orientati solo alla maggior tassazione. Speriamo possa emergere adesso un'altra fase orientata allo sviluppo dell'Italia, al freno della recessione, all'uscita dalla crisi''.
''Nessun problema – aggiunge ancora Alfano – a un secondo turno di primarie con altri partiti per arrivare all'indicazione unitaria di un candidato premier''. 'Lei contro Casini e…', gli viene chiesto: ''Niente nomi – replica – ma se una coalizione di centrodestra in fieri desse prova di volere fare una competizione per la scelta del candidato premier noi a quella competizione metteremmo in campo il vincitore delle nostre primarie''.

Alla domanda su un eventuale bis dell'esperienza di solidarieta' nazionale con un rinnovato governo Monti, Alfano risponde: ''Qualunque ipotesi non puo' che prevedere una gara tra due schieramenti, tra due partiti che sono tradizionalmente alternativi. Questa fase ha come traguardo le prossime elezioni politiche che saranno nel 2013''. Al voto con questa legge elettorale? ''Decisamente no'', ha ribattuto il segretario del Pdl.