Alfano coi ministri Pdl a Sallusti: “Con noi metodo Boffo non funziona”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 30 Settembre 2013 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA
Alfano coi ministri Pdl a Sallusti: "Con noi metodo Boffo non funziona"

Alfano coi ministri Pdl a Sallusti: “Con noi metodo Boffo non funziona”

ROMA –  “Con noi non funzionerà il metodo Boffo“. “Non ci facciamo intimidire”. I ministri Pdl Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliarello rispondono così all’editoriale di Alessandro Sallusti, apparso lunedì mattina sul Giornale.

“È bene dire subito al direttore de Il Giornale, per il riguardo che abbiamo per la testata che dirige e una volta letto il suo articolo di fondo di oggi, che noi non abbiamo paura. Se pensa di intimidire noi e il libero confronto dentro il nostro Movimento politico, si sbaglia di grosso”.

“Se intende impaurirci con il paragone a Gianfranco Fini, sappia che non avrà case a Montecarlo su cui costruire campagne. Se il metodo Boffo ha forse funzionato con qualcuno, non funzionerà con noi che eravamo accanto a Berlusconi quando il direttore de Il Giornale lavorava nella redazione che divulgò la notizia dell’informazione di garanzia al nostro presidente, durante il G7 di Napoli, nel 1994″.

A stretto giro arriva la controreplica di Sallusti, che si dice “allibito”. E aggiunge: “Neppure io ho paura. Ho già pagato con la detenzione squallide minacce alla libertà di espressione. Punto”.

Sallusti nel suo editoriale ha attaccato i “diversamente berlusconiani”, secondo l’espressione coniata dal segretario Angelino Alfano, quelli che pur obbedendo al diktat di dimissioni del Cavaliere, si sono voluti smarcare dalla deriva estremista delle ultime ore, sfociata nell’apertura della crisi di governo. Ma Sallusti rievoca il triste e litigioso divorzio tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi, quasi a lasciar intendere che anche per i moderati la macchina del fango è pronta a mettersi in moto:

Alfano, Quagliarello, Lorenzin, Lupi e Di Girolamo, con qualche distinguo di forma e di sostanza, si adeguano ma non condividono, al punto di ventilare un loro futuro fuori da Forza Italia, non si capisce se sulle orme di quel genio di Gianfranco Fini.

Proprio queste parole hanno spinto i ministri ad evocare il “metodo Boffo”. Altra stoccata poi ai professori, “in primis Quagliariello“.

“Si sa come sono fatti i professori: galantuomini che sanno tutto, ma che sanno fare poco, se non appunto i professori. I precedenti non mancano”.

E il direttore cita in proposito pure la Fornero. Sallusti definisce “eversiva” la decisione di alzare le tasse e il comportamento “preconcetto e fazioso dei membri della Giunta”. “Eversivo è il complice silenzio di Napolitano”.

Quanto alla collegialità della decisione sulle dimissioni afferma

“Durante le centinaia di vertici convocati da Berlusconi non si è certo parlato di Milan o del tempo. Cosa immaginavano i ministri, di uscire dal Parlamento e restare al governo a metter su tasse? Mistero”

Intanto, la presidenza del Consiglio dei Ministri rende noto che sono pervenute le dimissioni irrevocabili dei ministri Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello.

Quella di lunedì si prospetta una giornata intensa per il Pdl tra riunioni e vertici di partito: Silvio Berlusconi dopo aver parlato con Alfano probabilmente riunirà lo stato maggiore del partito per preparare la riunione dei gruppi parlamentari, convocata alle 17 a Montecitorio.