Alfano, sms ai suoi: “Sono in aereo, non fate cadere il Governo…”

Alfano, sms ai suoi: “Sono in aereo, non fate cadere il Governo…”

ROMA – Alfano, sms ai suoi: “Sono in aereo, non fate cadere il Governo…” Un messaggio ti salva la vita. O perlomeno è una precauzione utile a parare cadute fortuite di governi: deve pensarla così il ministro Alfano che, dovendo abbandonare per un paio di ore il presidio di maggioranza scrive ai suoi capigruppo rimasti a guardia del fortino. “Sarò in aereo per un paio di ore, evitate nel frattempo di fare cadere il governo” ha digitato sul suo telefonino. All’ascolto, la più pronta è stata l’ex ministro del governo Letta Nunzia De Girolamo che, renzianamente, ha twittato veloce un “#angelinostaisereno” distensivo.

L’sms di Alfano (finito nella sacca del retroscenista del Corriere della Sera Francesco Verderami) rivela il risaputo: Ncd è contraria alle modifiche volute dalla sinistra Pd in Commissione Lavoro (“commissione Cgil” l’hanno ribattezzata) su contratti a termine e rigidità dei vincoli alle imprese, ma non si sogna di far saltare il banco del Governo.

Alla Camera, dove ex bersaniani e sinistra Pd sono determinanti, Alfano e i suoi voteranno oggi la fiducia posta da Renzi sul testo uscito dalla Commissione: il premier non vuol farsi imbrigliare da veti e contro-veti emersi nel corso del rito un po’ appassito del vertice di maggioranza (tardivo, sostiene Verderami, un errore farlo a ridosso del voto senza aver prima trovato l’accordo).

Al Senato, sarà un’altra storia: lì i numeri sono diversi e Renzi rischia sul serio di andar sotto: in quella sede il ministro del Lavoro Pd Giuliano Poletti (sponda Coop) e Ncd (Poletti all’ex ministro Maurizio Sacconi “avete ragione voi”), proveranno di nuovo a eliminare le modifiche introdotte in commissione per consentire più delle 4/5 proroghe all’interno di un contratto di tre anni e non costringere le imprese con oltre 30 dipendenti all’obbligo di assumere il 20% degli apprendisti. La fibrillazione in atto, del resto, è fisiologica a meno di un mese dalle elezioni europee. Si grida più forte, si marcano le differenze, ci si azzuffa un po’ senza farsi male davvero. Basta non distrarsi un paio d’ore, giusto il tempo di prendere un aereo…