L’arrivo del C-130 con gli Alpini caduti in Afghanistan: presenti le massime cariche dello Stato

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA

È atterrato verso le 9 all’aeroporto di Ciampino il C-130 dell’Aeronautica Militare con a bordo le salme dei quattro alpini uccisi sabato scorso in una imboscata in Afghanistan. Ad accogliere i feretri dei militari caduti – i primi caporal maggiori Francesco Vannozzi, 26 anni, di Pisa, Gianmarco Manca (32 di Alghero), Sebastiano Ville (27 di Francofonte, in provincia di Siracusa) e del caporal maggiore salentino Marco Pedone (23) – le massime cariche dello Stato.

Tra il presidente del Consiglio  Silvio Berlusconi  e il presidente della Camera Gianfranco Fini, all’aeroporto di Ciampino c’è stata, nella saletta Vip dello scalo militare,  anche una stretta di mano alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Dolore, ma anche rabbia, all’aeroporto di Ciampino, da parte di alcuni parenti dei quattro alpini caduti. ”Signor ministro, godetevi lo spettacolo” ha detto uno dei familiari rivolto al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, poco prima che le bare venissero messe a bordo dei carri funebri. Interpellato dai giornalisti su questa circostanza, il ministro della Difesa ha commentato: ”I parenti, in queste occasioni, hanno diritto a qualsiasi reazione emotiva. Sia quella di quello zio, sia quelle affettuose dimostrate da altri parenti anche oggi”.

Lo stesso familiare, in precedenza, aveva manifestato con parole simili il proprio stato d’animo alle alte cariche dello Stato presenti nella sala Vip dell’aeroporto di Ciampino. Ma in generale la reazione dei familiari dei quattro alpini è stata di un dolore composto. Sia il capo dello Stato, Napolitano, sia il premier Berlusconi, sia il presidente della Camera, Fini, hanno salutato e parlato con i parenti prima dell’arrivo delle salme: in particolare, il presidente della Repubblica si è soffermato con alcuni di loro, ai quali ha rivolto parole di conforto. Ecco l’arrivo delle salme a Ciampino: