Angelo Cofone, il Cetto La Qualunque di Acri porta la sua lista al ballottaggio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Giugno 2017 - 14:32 OLTRE 6 MESI FA
Angelo Cofone, il Cetto La Qualunque di Acri porta la sua lista al ballottaggio

Angelo Cofone, il Cetto La Qualunque di Acri porta la sua lista al ballottaggio

COSENZA – Angelo Cofone, il Cetto La Qualunque vivente candidato consigliere ad Acri, arriva al ballottaggio con la sua lista. Proprio come il celebre personaggio di Antonio Albanese, Cofone detto “frospero” in paese si è “esibito” in una serie di gaffe proprio mentre sosteneva la candidata sindaco Anna Vigliaturo. Un comizio tutto da ridere, come lo stesso Cofone ha ammesso, e che l’ha reso una star sul web, ma allo stesso tempo sembra aver avuto un ottimo effetto sulla campagna elettorale, almeno in termini di visibilità mentre si attendono i risultati del voto.

Nicoletta Cottone sul quotidiano Il Sole 24 Ore scrive che per l’elezione del sindaco di Acri si andrà al ballottaggio il prossimo 25 giugno tra Pino Capalbo, che al primo turno ha preso il 49,30% delle preferenze, e Anna Vigliaturo, che ha preso il 20.77% delle preferenze e che vanta nella sua lista proprio Angelo Cofone:

“Il comizio tragicomico di Angelo Cofone è diventato subito virale, un boom mediatico di enormi proporzioni. Tanto da essere nominato “Cetto 2017”. «Se faccio qualche sbaglio non vi mettete a ridere», è l’esordio di 4 minuti esilaranti, nei quali il riccioluto esponente della lista civica, con pizzetto e occhiali, si presenta come commissario locale della Democrazia Cristiana. Il Cetto Laqualunque di Acri vuole riportare in auge la Democrazia Cristiana. Quando dice che «è un periodo di non grande serenità» la gente si aspetta che parli di crisi e disoccupazione, invece si lancia nell’esame dei problemi del piccolo centro calabrese di poco più di 20mila anime, dalla strada in pessime condizioni alla chiusura del Cup, fino alla scarsa manutenzione dei depuratori. Tutto in un italiano zoppicante.

«Meglio di Cetto Laqualunque»
Il suo comizio trionfa subito sulla rete: «meglio di Cetto Laqualunque», «la nuova star della politica calabrese» scrivono i numerosi fan del web. Lui inciampa sulle parole, si emoziona, si confonde. Legge con mille esitazioni, interrompendosi continuamente. Si scusa ripetutamente per l’emozione. Usa parole semplici, parla di problemi vicini alla gente. Chi lo ascolta lo incoraggia applaudendo divertito e commentando in dialetto locale, detto eacri, la sua performance.

Il comizio di Angelo Cofone, nuova star della politica calabrese
Il pubblico ride, ma ride anche lui. Arrivare alla fine del comizio è un’impresa titanica . «Pensate che sono tutte parole quelle che facciamo, ma vi sbagliate perché le nostre parole volano al vento», dice al suo pubblico che lo ascolta fra le risate. «Vogliamo cambiare questo paese insieme», assicura, ma al momento delle promesse la frase resta sospesa: «Vi prometto però che se vinceremo». Non riesce ad andare avanti. Invita a non ridere : «È un po’ l’emozione», si giustifica tra applausi e risate. Ora sarà il ballottaggio a decidere se sugli scranni di Acri ci sarà un posto per lui”.