Anm diserta cerimonia anno giudiziario Cassazione. Protesta inedita

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2017 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA
Anm diserta cerimonia anno giudiziario Cassazione. Protesta inedita

Anm diserta cerimonia anno giudiziario Cassazione. Protesta inedita

ROMA – Il governo non ha rispettato gli impegni su pensionamenti e trasferimenti. Per questo l’Associazione nazionale magistrati, diserterà la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, che si terrà il prossimo 26 gennaio in Cassazione. L’inedita protesta è stata votata all’unanimità dal sindacato dei giudici che in quella stessa data terrà una conferenza stampa nella propria sede al Palazzaccio.

L’Anm parteciperà, invece, alle cerimonie, sabato 28, nelle Corti d’Appello. Il Comitato direttivo centrale ribadisce che la protesta è per il “mancato adempimento degli impegni politici assunti da parte del governo” su pensioni e trasferimenti dei magistrati.

È stato anche fin d’ora convocato un ulteriore Comitato direttivo centrale per il 18 febbraio in cui valutare eventuali ulteriori iniziative prima della conversione in legge del Milleproroghe. Il cerimoniale dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione non prevede un intervento dei rappresentanti dell’Anm, ma i vertici dell’Associazione prendono posto nell’aula magna.

E’ la prima volta che l’Associazione adotta una forma di protesta di questo tipo, non presenziando alla cerimonia, che è un momento solenne per la giustizia italiana. Negli anni passati, varie iniziative simboliche erano state prese invece nelle cerimonie nei distretti.

Il presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo, introducendo la riunione ha detto:

“Le trattative della giunta dell’Anm con ministro della Giustizia e presidente del Consiglio si erano tradotte in un impegno messo per iscritto di ricondurre l’età pensionabile, seppure in via transitoria, per tutti i magistrati a 72 anni e a riportare il vincolo di permanenza dei magistrati di prima nomina da quattro a tre anni”

La risposta del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è stata conciliante:

“Non posso che rispettare la discussione dell’Anm e ribadire la disponibilità al dialogo, il fatto che dal Milleproroghe non siano arrivate risposte non vuol dire che non devono arrivare: su alcune stiamo lavorando, su altre c’è una riflessione. Quando l’Anm vuole sono disponibile ad un confronto proprio per evitare che sull’inaugurazione degli anni giudiziari, che sono momenti importanti per tutta la giurisdizione e non per il governo, si scarichino tensioni che se è possibile vogliamo risolvere diversamente”.