Cancellieri. Jonella Ligresti trasferita a Milano all’insaputa di avvocati e pm

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Novembre 2013 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA
Cancellieri. Jonella Ligresti trasferita a Milano all'insaputa di avvocati e pm

Cancellieri. Jonella Ligresti trasferita a Milano all’insaputa di avvocati e pm

ROMA – Cancellieri. Jonella Ligresti trasferita a Milano all’insaputa di avvocati e pm. Prima Giulia Ligresti, oggi Jonella Ligresti, la primogenita. Il ministro Anna Maria Cancellieri, che oggi sarà in Parlamento a difendersi,  invoca la liceità di un interessamento “umanitario” per il quale invece i 5 Stelle hanno chiesto la mozione di sfiducia: è notizia di oggi (ne scrive La Repubblica) invece il trasferimento anomalo di Jonella Ligresti dal carcere di Torino a quello di San Vittore a Milano, un avvicinamento a casa ritenuto molto difficile per tutti gli altri detenuti.

Un trasferimento di cui all’inizio né la Procura né l’avvocato di famiglia sono a conoscenza. Tanto che il primo ottobre, quando la Procura di Torino chiama Le Vallette (il carcere della città) per interrogare la detenuta Jonella Ligresti, dall’istituto penitenziario rispondono di fare richiesta altrove, a Milano dove nel frattempo Jonella è stata trasferita. Ai primi di ottobre, scena simile con l’avvocato Lucio Lucia: “Sono andato al carcere per parlare con la mia  assistita ma mi hanno detto che era stata trasferita a Milano”.

Ora la procedura standard in caso di detenzione preventiva (quello di Jonella) esige che la richiesta di trasferimento da un carcere all’altro debba essere vagliata ed eventualmente accolta dal Dap (dipartimento amministrazione penitenziaria) con il nulla osta della Procura. E’ stata seguita questa procedura (si chiedono Ottavia Giustetti e Paolo Griseri su Repubblica)?

Il direttore delle Vallette, Giuseppe Forte, ricostruisce l’accaduto: «Ricordo che fu la detenuta a presentare domanda di trasferimento. Io mi limitai a ricordare la procedura che, nei casi di detenzione preventiva, prevede un nulla osta della Procura prima della decisione del Dap», il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria oggi diretto da Giovanni Tamburino. Questa procedura è stata seguita da Jonella Ligresti? «Certamente. Anche se dopo aver dato quelle spiegazioni io non ne seppi più nulla. I legali, ottenuto il nulla osta, hanno trattato direttamente con il Dap di Roma. Un giorno mi è arrivato l’ordine di trasferirla a San Vittore». Gli avvocati avrebbero potuto comportarsi diversamente? «In genere queste pratiche si trattano con il carcere e il Dap locale. In questo caso non è andata così». (Ottavia Giustetti, Paolo Griseri, La Repubblica)

La domanda sorge spontanea: con chi ha trattato la famiglia Ligresti per ottenere il trasferimento di Jonella? Il pm di Torino Vittorio Nessi sostiene di aver concesso il nulla osta, come è usuale fare in questi casi. Nulla osta che però non sarebbe stato sufficiente senza il parere favorevole del Dap: questo via libera, “arrivato con particolare sollecitudine”, da chi è stato autorizzato all’interno del Dap? “Dai due vice-capi a suo tempo sensibilizzati dal ministro per il caso Giulia?”, chiedono i due cronisti.