Assenze di premier al “suo” processo, un cantiere non basta, spunta un Cdm “straordinario”

Pubblicato il 4 Dicembre 2009 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA

berlusconi_mills“Non vado perchè devo inaugurare un cantiere”. “Inaugurare un cantiere non è un buon motivo per non venire”. “Allora, adesso che mi ricordo, non vado e non vengo perchè c’è un Consiglio dei ministri”. “Il Consiglio dei ministri configura legittima assenza, l’udienza si aggiorna”. “Bene, visto che non serve più, ad inaugurare il cantiere non ci vado più”.  Più o meno è stato questo il dialogo tra premier, giudici milanesi, avvocati e ministri. Ecco la sequenza ufficiale.

Il nuovo collegio di giudici sul caso Mills si riunisce per la prima volta dopo l’astensione di quello guidato da Nicoletta Gandus e fissa i ‘paletti’ del legittimo impedimento nel processo in cui Silvio Berlusconi e’ imputato per aver “comprato” con 600mila euro due testimonianze dell’avvocato inglese David Mills.

I legali del premier avevano presentato, a sostegno del ‘legittimo impedimento’ del Cavaliere, l’impegno “istituzionale” per l’inaugurazione di un tratto dell”eterna autostrada Salerno-Reggio Calabria. Ma i giudici si riuniscono e deliberano: “E’ legittimo impedimento la partecipazione al Consiglio dei ministri, non la presenza alla cerimonia inaugurale di un tratto autostradale” in quanto “esula dalle attività individuate come legittimo impedimento dalla Corte Costituzionale”.

Niccolo’ Ghedini si infuria : “E’ una grave intromissione in quella che è’ l’attività politica e istituzionale, non ritenerlo un impedimento è al di fuori della normalità'”. Ma poi si ricorda che ‘per fortuna’ ieri qualcuno ha ben pensato di convocare, in via del tutto straordinaria, un Consiglio dei ministri anche per oggi, per proseguire, si spiega, l’analisi di alcuni decreti lasciati in sospeso dal Cdm di ieri. Un’ancora di salvezza dell’ultimo minuto che, pure, è servita al suo fine.

A questo punto è il pm Fabio De Pasquale a sbottare: “Ah, e’ stato aggiornato a oggi? Qui non si può’ parlare di legittimo impedimento, ma di mancata comparizione. Ritengo che il Consiglio potesse essere aggiornato a una data che consentisse a Berlusconi la partecipazione all’udienza. Non è un impedimento assoluto”.

Berlusconi alla fine nemmeno c’è andato a quella inaugurazione preparata a puntino da giorni. Dopo aver saputo il responso dei giudici sul ‘legittimo impedimento’ ha deciso di non andare più nemmeno a Reggio Calabria. A spiegare il perchè è una nota ufficiale di palazzo Chigi che parla di un premier impegnato a Roma da un “Consiglio dei ministri protrattosi più del previsto”. Al posto suo, fanno sapere dallo staff del governo all’ora di pranzo, andrà il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, che si presenterà poi con un madornale ritardo.

E pensare al povero monsignor Luciano Bux, vescovo della diocesi di Oppido-Palmi che è rimasto sul tratto dell’autostrada per ore (la cerimonia di inaugurazione era prevista per le 11) ad attendere prima Berlusconi e poi Matteoli. I presenti raccontano che, estenuato dai vari ritardi, abbia chiesto di poter benedire subito la galleria e sia quindi andato via. Solo dopo sul posto è arrivato il ministro Matteoli, ma era tardi anche per salvare le apparenze.