Pietro Grasso: “Diffamazione, Senato deve fare meglio”, Franco Siddi: “Giusto”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Luglio 2014 - 22:03| Aggiornato il 26 Luglio 2014 OLTRE 6 MESI FA
 Pietro Grasso: "Diffamazione, Senato deve fare meglio", Franco Siddi: "Giusto"

Franco Siddi, Fnsi: Il Senato può fare molto per migliorare la legge sulla diffamazione”

ROMA -La Cerimonia del Ventaglio si è svolta il 25 luglio 2014 al Senato. Nell’incontro con i giornalisti della Associazione Stampa parlamentare, il presidente Pietro Grasso, ha messo a fuoco due temi di grande rilevanza per il mondo dell’informazione, dei quali uno, la diffamazione, rientra nella immediata competenza dello stesso Grasso e l’altro dovrebbe interessare tutti i cittadini: la crisi dei giornali.

Il Segretario Generale del sindacati unitario dei giornalisti, la Fnsi, Franco Siddi, che è intervenuto alla cerimonia, ha poi dichiarato:

“Sulla riforma della legge sulla diffamazione a mezzo stampa, in carico proprio al Senato, è di particolare rilievo che la seconda carica dello Stato abbia focalizzato l’attenzione sull’esigenza di qualificare la proposta di legge, già pronta per il passaggio in Aula, con un intervento che muova o blocchi il fenomeno delle querele temerarie, chiarendo inoltre la materia del diritto di rettifica.È di tutta evidenza che, in un tempo in cui la stampa è sottoposta a molteplici pressioni improprie, il fenomeno delle querele temerarie, generalmente proposte da esponenti di poteri forti e, spesso, anche da ambienti della malavita, debba essere sanzionato in maniera chiara per impedire intimidazioni e censure di fatto.

“È importante che il Presidente del Senato abbia rilevato la necessità di un approfondimento in Aula sul tema, esprimendo l’avviso che si debba ‘prevedere’ una sanzione pecuniaria proporzionale alla richiesta di risarcimento ‘se infondata’”.

[Qui giova ricordare che siamo nel campo del diritto penale e quel che si chiede è la condanna a una qualche pena dell’autore dell’articolo e del direttore del giornale. Le cifre folli di richieste di danni appartengono al campo del diritto civile, che può entrare in gioco successivamente o alternativamente rispetto alla sperata condanna penale. Detta da un magistrato passato alla politica grazie a Pierluigi Bersani la dichiarazione non lascia sereni].

Prosegue Franco Siddi:

“Sulla rettifica, come motivo di non punibilità, a giudizio della Fnsi, dovrà essere assicurata la possibilità al giornalista di replicare se contiene fatti documentalmente non veritieri. Punto fermo resta, ovviamente, l’urgenza condivisa dell’eliminazione della pena del carcere per il giornalista, come più volte chiesto anche dagli organismi giurisdizionali europei che hanno sanzionato l’Italia.

“Quanto alla crisi dei giornali e al rischio di altre chiusure per qualificate testate storiche e di idee (come l’Unità e Europa), il Presidente Grasso ha messo il dito sulla piaga di una situazione che si va facendo molto complicata e difficile. C’è bisogno di imprenditori seri e onesti e di una chiarezza profonda da parte di chi gestisce, o è in grado di determinare, oggi attraverso lo strumento dell’organizzazione politica, scelte di missione che non possono non tenere in debito conto i posti di lavoro e le condizioni essenziali per l’esercizio di un giornalismo professionale e responsabilizzato. Confidiamo che le parole della seconda carica dello Stato, dopo quelle recentissime del Presidente della Repubblica Napolitano, siano ascoltate affinché chi, ne ha il dovere e il potere, metta in campo azioni di cambiamento secondo queste attese.”