Beppe Grillo: “Raggi avanti ma vigileremo”. La sindaca scarica Marra

di Spartaco Ferretti
Pubblicato il 7 Settembre 2016 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA
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Di Maio e Beppe Grillo sul palco di Nettuno (Ansa)

ROMA  – “L’attuale vice capo di gabinetto Raffaele Marra sarà ricollocato in altra posizione”. E’ un post scriptum ma è la parte più importante del videomessaggio Facebook diffuso anche sul Blog di Beppe Grillo con cui Virginia Raggi sacrifica e scarica uno dei suoi uomini. Lo fa dopo una lunga telefonata con Beppe Grillo, a sua volta riunito con il Direttorio M5s per ore.

Grillo, poi, con tutto il direttorio si è spostato a Nettuno per un comizio che è iniziato poco prima delle 20. “C’è un sistema che reagisce compatto contro di noi, siamo tornati a due anni fa quando dicevano che il M5S è morto”, le prime parole del portavoce M5s.  Quindi un pensiero al Direttorio, presente con lui sul palco: “Ringrazio il direttorio che ha protetto Virginia Raggi” aggiungendo che la sindaca “andrà avanti e noi vigileremo”. “È nella stessa situazione – ha aggiunto l’ex comico – del primo sindaco negro nel 1968 nel Mississippi”. Poi l’autocritica: “Qualche cazzata, qualche cazzatina, la facciamo anche noi…”. “Stiamo sfondando un sistema che era in piedi da 50 anni, che ci crediate o no”, ha proseguito Grillo che ha chiuso con un suo grande classico: “Andate a fanc… tutti!”.

Prima di Beppe Grillo ha parlato Luigi Di Maio che sulla questione mail ha ammesso di essere informato e di “aver sottovalutato” e “non compreso”. Per questo Di Maio ha chiesto scusa. Poi è arrivato, sempre da parte di Di Maio, il secco no alla candidatura Olimpica di Roma nel 2024.

Al termine del comizio, Beppe Grillo ha abbracciato Alessandro di Battista, mentre i militanti in piazza hanno applaudito e urlato come in un concerto rock. Il parlamentare romano ha svolto un lunghissimo intervento in cui ha ripercorso il suo tour nelle varie regioni d’Italia dove sta toccando i principali temi politici, a cominciare dal referendum costituzionale fino alla politica economica.

Solo marginali i passaggi dedicati alla vicenda Roma, che invece è stato l’unico tema toccato da Luigi Di Maio, Carlo Sibilia e Roberto Fico nei loro interventi, durati pochi minuti. “Dibba, Dibba” ha ritmato la folla sia all’ingresso che all’uscita , e anche alla termine del comizio il parlamentare è stato preso d’assalto dai militanti.

IL DIRETTORIO INCONTRA GRILLO PRIMA DEL COMIZIO. C’è Beppe Grillo e c’è il direttorio al gran completo. Compreso quel Luigi Di Maio al centro della bufera per la email “letta male” in cui Virginia Raggi gli comunicava  le indagini in corso su Paola Muraro. Il vertice si tiene  lontano dai palazzi istituzionali, fuori Roma, sulla strada per Nettuno. Ed è un vertice in cui non è presente il sindaco di Roma Virginia Raggi. Non solo: Beppe Grillo, nonostante sia a Roma, non si scomoda ad andare fino in Campidoglio dal sindaco. Si limita ad una telefonata. 

La telefonata, informa un lancio dell’agenzia Ansa, è servita al leader M5s per farsi raccontare dalla Raggi  la sua versione di quanto accaduto negli ultimi giorni. Grillo, si è appreso, ha ribadito che il movimento deve rimanere unito adesso più che mai perché Roma è troppo importante. I dettagli della telefonata li riporta l’agenzia Ansa:

 In Campidoglio, secondo quanto si è appreso, il nodo cruciale riguarderebbe solo la poltrona dell’ assess0re all’ambiente Paola Muraro. E’ quanto emerso durante la telefonata tra Beppe Grillo e Virginia Raggi. La sindaca avrebbe ribadito a Grillo di essere in attesa di leggere le carte per poi prendere una decisione. I due sarebbero entrati nei tecnicismi del caso giudiziario e, sempre a quanto si apprende, non sarebbe più in discussione la posizione dell’assess0re al bilancio Raffaele de Dominicis.

Poco dopo la telefonata Virginia Raggi pubblica un video post sul blog di Beppe Grillo dal titolo eloquente: “Facciamo chiarezza”. Scrive il sindaco:

Facciamo chiarezza. Voglio spiegare con semplicità cosa è accaduto o, meglio, cosa sta accadendo. Stiamo aspettando di leggere il fascicolo della procura che riguarda l’assess0re all’Ambiente Paola Muraro. Le ho imposto, per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini – che vengono prima di tutti – , di lavorare per mantenere pulita Roma.
In merito alla sua posizione non c’è un fatto, un riferimento temporale o un luogo o una circostanza specifica per capire di che si tratta. Non c’è altra informazione. Lo ripeto: vogliamo leggere le carte. Ci auguriamo e chiediamo che arrivino quanto prima.
E siate certi che nel caso ravvisassimo profili di illiceità, agiremmo di conseguenza. Sconti non ne abbiamo mai fatti a nessuno e continueremo a non farli.
Lo dico chiaro a tutti: saranno i pm a decidere se c’è una ipotesi di reato o si va verso una richiesta di archiviazione. Non i partiti o qualche giornale. Intanto, l’assess0re deve continuare ad impegnarsi per ripulire la città. E si metta fine alle polemiche.
Non è passato giorno senza che ci sia un attacco, un’accusa. Io ho le spalle larghe e non ho paura. Voglio migliorare Roma. Sono stati giorni e notti di lavoro senza sosta. Mi sto dedicando anima e corpo alla città. Siamo dei cittadini chiamati a ricostruire dopo 30 anni di cancrena di un sistema politico corrotto.
Inoltre, ho deciso di prendere dei provvedimenti per la riorganizzazione della macchina amministrativa.
Ma ora Roma ha bisogno di altri e più urgenti interventi. Io e la mia giunta siamo stati chiamati a lavorare per questo. Diamo fastidio a qualcuno ma nessuno ci fermerà.

Sta di fatto che la distanza tra Grillo e il Direttorio da una parte e Raggi dall’altra, sembra sempre più marcata. “Nulla sarà più tollerato”, è la linea che secondo La Stampa Grillo avrebbe imposto ieri al telefono alla Raggi a cui resta soltanto una scelta: o si allinea oppure addio simbolo e ognuno per la sua strada. Opzione, quest’ultima, estremamente pericolosa anche per il Movimento, non solo per la Raggi.

(Foto Ansa)