Grillo proibizionista: “Vietare gli alcolici la sera. Movida delinquenziale”

Pubblicato il 1 Agosto 2012 - 12:39 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo (Foto LaPresse)

ROMA – Beppe Grillo si schiera contro la “movida selvaggia”, “fenomeno delinquenziale”, e i locali aperti nei centri storici. E la rete si ribella. Il comico genovese ha scritto un post sul proprio blog a favore del sindaco “grillino” di Parma, Federico Pizzarotti, e del suo divieto di vendere alcolici fuori dai locali tra le 21 e le 7.

Ma Grillo non se la prende solo con la movida (che fu) a Parma. Sul proprio blog scrive: “Ogni notte fuori dai locali milanesi della movida risse, accoltellamenti, aggressioni ai residenti, spaccio di droga, siringhe infette abbandonate nei portoni. Milano, capitale della ‘ndrangheta, dello sballo e del chupito: la movida è diventato un fenomeno delinquenziale, ma la lobby dei localari ha decretato che il chupito e gli alcolici debbano essere l’unico motore enonomico della città. E intanto, un’anziana del centro è morta quest’anno, vittima dello stress per movida”.

Non solo contro la vendita degli alcolici, ma anche contr0 i locali tout court: “La giunta di Parma ha presentato la proposta per contingentare e stoppare l’apertura di nuove birrerie e locali nel centro storico, fermando in questo modo la devastante legge Bersani, responsabile del fenomeno delinquenziale della movida selvaggia”.

Ma i commenti al post sono quasi tutti negativi. C’è chi scrive: “Si e poi la gente se sbronza in strada! Una delibera idiota stile Alemanno! Basta mandare le forze dell’orgine nei luoghi dove solitamente si riunisce la gente e multare/arrestare chi viola la legge!”.

E ancora: “Hahaha, ma si è bevuto il cervello?”, e “Grillo ma cosa stai dicendo??? Sono di Parma e 8 anni orsono me ne sono andata proprio perché era una città mortorio. Ora vivo a Milano e non è assolutamente vero che di notte le vie sono invase da ubriachi”.

Contro gli attacchi di Grillo alla “movida” si sono schierati anche i Subsonica, rockband underground. Sul loro sito hanno raccontato il caso del quartiere San Salvario a Torino, un tempo degradato e ora riqualificato proprio grazie all’apertura di locali con musica dal vivo (ma anche alcolici, ovviamente). “Prima di esprimere le tue opinioni sulla qualità o sulla opportunità di una vita notturna nelle città , forse dovresti interpellare i ragazzi che in quelle città vivono. Ovviamente, capirai come il tuo intervento suoni come un pre-stampato, adatto per un proselitismo elettorale, presso le persone sbagliate. E rispetto ai tuoi presupposti , tutto questo appare davvero deludente”.