Beppe Grillo, retromarcia su Roma: corteo di M5S sul Quirinale

Pubblicato il 20 Aprile 2013 - 22:58| Aggiornato il 3 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Due elicotteri hanno sorvolato il centro di Roma, dopo essersi alzati in volo nella tarda serata, le loro luci rosse stazionano fra gli antichi palazzi e i campanili. Controllavano dall’alto il corteo che si è avviato da piazza Montecitorio verso il colle del Quirinale, in gran parte aderenti al Movimento 5 Stelle e anche a Forza Nuova.

Il corteo si è snodato per le strade del quadrilatero del potere di Roma, da piazza Montecitorio, dove ha sede la Camera dei Deputati e dove è stato rieletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al palazzo del Quirinale, dove il Presidente risiede.

Era dal mattino che i militanti di M5S occupavano la piazza, con striscioni, vessilli, megafoni: la tensione era salita al massimo nel pomeriggio, dopo lo scrutinio e dopo l’urlo al golpe e l’annuncio di Beppe Grillo di una sua marcia su Roma, convocando milioni di italiani con appuntamento in piazza alle 19,30 per un comizio dietro il quale si intravvedevano chissà quali ulteriori prospettive di rivolta.

La carica eversiva di Beppe Grillo, la sua mancanza di prospettiva, il rischio di una rivoluzione o rivolta di stampo neofascista, con una base culturale incrociata tra futurismo e lotta continua, sono state colte a pieno dall’establishment politico.

Poi qualcuno, spaventato dalla derivata eversiva assunta, deve avere toccato il tempo a Beppe Grillo, che ha fatto marcia indietro annunciando per domani un incontro con la stampa (ha forse cambiato idea sui giornalisti italiani?) ma soprattutto raccomandando ai suoi grillini di stare calmi e isolare i violenti.

Il corteo si è mosso mentre si levavano grida che invocavano ”Rodotà, Rodotà”, il candidato inventato da Beppe Grillo sullo spunto di un appello di intellettuali folgorati sulla via di Damasco dalla rivelazione grillina.

”Buffoni, buffoni”, erano le parole alternative del coro delle centinaia di manifestanti in marcia. A piazza Montecitorio è rimasto solo un piccolo gruppo di attivisti, mentre i più hanno lasciato la manifestazione in attesa di domenica mattina quando arriverà Beppe Grillo.

Nei pressi del Quirinale sono arrivate poche centinaia di persone, che però hanno trovato la strada sbarrata da blindati della polizia e agenti in assetto anti sommossa, mentre  gli elicotteri dall’alto controllavano la situazione.