Berlusconi: “Nessuna impunità ma no liste di proscrizione”

Pubblicato il 14 Maggio 2010 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Basta con gli impuniti, nessuna indulgenza con chi ha sbagliato. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, detta la linea dura e prende posizione sulle vicende che ruotano intorno alla “cricca” degli appalti e alla cosiddetta “Lista Anemone”. Il premier però avverte: “No alle liste di proscrizione”.

Alle parole di Berlusconi fanno eco quelle dei ministri Angelino Alfano e Franco Frattini. Il ministro degli Esteri sposa la linea della tolleranza zero con i corrotti e chiede che siano “ineleggibili” e Alfano ricorda che la maggioranza ha presentato in Parlamento una legge anti-corruzione “fortemente voluta dallo stesso Berlusconi”.

Berlusconi. Parlando della “Lista Anemone” Berlusconi afferma: “E’ inaccettabile che l’elenco dei clienti di una azienda venga presentato dai giornali come una lista di colpevoli. Se ci saranno uno, due, tre casi di comportamenti illegittimi saranno i magistrati ad accertarlo. E in questa ipotesi ci sarà severità di giudizio e di decisione nei confronti di chi fa politica ed ha responsabilità pubbliche. Nessuna indulgenza e impunità per chi ha sbagliato. Ma, per favore, basta con queste assurde isterie, con queste liste di proscrizione che gettano aprioristicamente ed indiscriminatamente fango su persone innocenti”.

Frattini. Per il ministro degli Esteri Frattini “ci vogliono nuove regole, che comprendano anche l’ineleggibilità per tutti coloro che sono stati condannati per reati connessi alle loro funzioni, e questo non riguarda solo i politici”. Ci vuole, in sostanza, “una forte accelerazione del ddl del governo contro la corruzione”.

Sempre commentando la vicenda della cosidetta Lista Anemone, il titolare della Farnesina ha aggiunto che “fermo restando l’assoluto garantismo nei confronti di tutti, chi si appropria di beni per se stesso, deve essere ripudiato completamente dalla politica e non deve avvicinarsi più. Quel che è ancora più grave – ha concluso Frattini – è quando sono i funzionari dello Stato, i “Grand commis” a svolgere attività non legali, non solo immorali”.

Alfano. Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano: “Abbiamo presentato un Ddl contro la corruzione che si fonda su l’inasprimento delle pene e un sistema di maggiore trasparenza dentro la pubblica amministrazione”.

“Con una serie di interventi previsti nel ddl anticorruzione, fortemente voluto dal presidente Silvio Berlusconi – ha sottolineato Alfano – che prevede una serie di interventi che hanno l’obiettivo di eliminare quei lacci e quei lacciuoli che spesso rappresentano dei passaggi a livello per superare i quali si paga la tangente” e fare sì, ha concluso il ministro, che “una maggiore fluidità nel funzionamento degli enti locali possa assicurare al contempo maggiore trasparenza”.