Berlusconi/ Il premier frena: “Partito del sud è un controsenso, c’è il Pdl. Dopo le ferie pronto un piano per il meridione. Mai una maggioranza così coesa”

Pubblicato il 30 Luglio 2009 - 20:31 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi in visita ai cantieri dell'Aquila

Definisce l’idea di fare un partito del sud come un’ipotesi che non può avere successo, un «controsenso», qualcosa di «assolutamente impossibile» e propone un piano per il sud made in Pdl.

Così Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a Coppito, respinge al mittente l’idea di Gianfranco Miccichè e di Raffaele Lombardo sottolineando, tra l’altro, che a rappresentare gli interessi del mezzogiorno c’è e basta il Pdl.

E per rafforzare il significato delle sue parole usa un noto proverbio latino riferito alla chiesa cattolica: «extra ecclesiam nulla salus» ossia «fuori dalla chiesa non c’è salvezza» e conclude: «Ciò vale anche per il Pdl».

A dimostrazione di ciò il Cavaliere sta elaborando un “piano per il sud” che alcuni collaboratori del premier hanno ribattezzato “piano Berlusconi”. Dovrebbe arrivare «dopo le ferie» e prevederebbe la costituzione di un ente «che faccia della questione meridionale una questione nazionale» e di una banca del sud.

Verrà presentato venerdì e, come anticipato da Berlusconi, «ci sarà un sistema di facilitazioni fiscali che mi sembra possa essere molto efficace».

Continua a parlare, Berlusconi, dal palco di Coppito e si compiace di dire che  non ha mai avuto il piacere «di guidare una maggioranza così coesa e concorde». Nessun problema quindi, nessuna spaccatura nella maggioranza. Non c’è spaccatura sul partito del sud, nessuna nemmeno sull’Afghanistan.

Il sogno del Cavaliere è d’altronde «arrivare a rappresentare oltre il 50 per cento degli italiani» e per farlo ha bisogno di una maggioranza forte e nessun fuoriuscito per creare questo o quell’altro partito.

Parlando poi del terremoto in Abruzzo e della ricostruzione, Silvio Berlusconi, con viso orgoglioso afferma: «Siamo in anticipo di tre giorni, ho sciolto al vento due bandiere per il tetto raggiunto» e promette che «entro il 30 novembre e se ci sarà ritardo entro il 30 dicembre 30mila persone colpite dal terremoto avranno un tetto». Inoltre il Cavaliere assicura che il “modello Abruzzo” verrà esportato, ovvero verranno costruite «new town in ogni capoluogo di provincia».

Intanto venerdì il Cipe delibererà stanziamenti di 4 miliardi per le infrastrutture. Il principio di base è che «i fondi saranno destinati soltanto a progetti precisi e già definiti» e, soprattutto, soltanto in conto capitale. Molto peso è stato poi dato ai 138 progetti «già definiti dal ministro per le infrastrutture Altero Matteoli per il Sud», a partire da quello per il ponte sullo Stretto.