Berlusconi: “Se lascio danni per l’Italia”. La Lega: “Governo tecnico? Sarebbe un golpe”

Pubblicato il 1 Novembre 2010 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

“Una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutto il Paese“. Così Silvio Berlusconi a Bruno Vespa nel libro “Il cuore e la spada. 1861 – 2011” in uscita il prossimo 5 novemre. “Non sono mosso da ambizioni politiche – dice il presidente del Consiglio – il sacrificio a cui mi sottopongo è grande, a volte gli impegni sono disumani, ancorché sia aiutato nella quotidianità dell’azione di governo da quella straordinaria persona che è Gianni Letta, ma sto qui per senso di responsabilità”

”So bene – ha aggiunto Berlusconi – che i cimiteri sono pieni di persone indispensabili, ma credo che se dovessi ritirarmi ora mancherei a un mio dovere e perderei la stima dei tanti italiani che mi hanno dato la loro fiducia. Credo davvero – conclude – che una mia defezione procurerebbe danni seri al centrodestra e a tutto il Paese”

L’Udc. Berlusconi ha rivolto parole anche al Unione di Centro, ”Avremmo gradito e gradiremmo un appoggio alla nostra maggioranza e al governo” da parte di Pier Ferdinando Casini e ”mi auguro che l’Udc valuti a fondo questa possibilità nell’interesse del Paese”.

”I deputati siciliani dell’Udc che sono persone di grande coerenza, hanno fondato una formazione politica con tanto di atto pubblico e di notaio del tutto autonomamente, per dissenso nei confronti delle posizioni politiche del loro partito”, ricorda Berlusconi nell’anticipazione diffusa oggi. ”Dopo aver assunto tale decisione – prosegue il presidente del Consiglio – avevano chiesto un incontro con me suscitandomi qualche preoccupazione perché temevo che questo passaggio avrebbe potuto compromettere i nostri rapporti con Pierferdinando Casini e con l’Udc da cui avremmo gradito e gradiremmo un appoggio alla nostra maggioranza e al governo. Mi auguro che l’Udc valuti a fondo questa possibilità nell’interesse del Paese”.

La Lega. “Bossi è un alleato solido e leale”, ha detto ancora il presidente del Consiglio, ricordando che ”nel governo la Lega ha l’importante ministero dell’Interno e quello delle Riforme, diviso a metà tra Bossi e Calderoli”. Ma ha anche un potere politico fortissimo, gli ricorda Vespa.

“La Lega ha sempre garantito al governo una lealtà assoluta. Il federalismo, che è la ragione di essere della Lega, oltre a modernizzare lo Stato, sarà un eccellente strumento per il contrasto all’evasione fiscale, delegando ai Comuni un ruolo essenziale: chi sta più vicino ai cittadini, conosce meglio il loro tenore di vita e le loro condizioni economiche”.

Per bocca del ministro per la delegificazione Roberto Calderoli il Carroccio conferma il proprio appoggio incondizionato. “Macché Governo tecnico, macché Lega interessata ad un Governo tecnico! Io sono preoccupato che qui, profittando delle vicende personali di Berlusconi, sia in atto un colpo di Stato, ma sarebbe il golpe dei fighetta, di quelli che frignano e che non hanno voce e voti. Ma se c’è colpo di stato la rivolta del popolo è legittima”.

“Sento in giro ipotesi di fantapolitica e ne leggo altrettante sui giornali – ha aggiunto il responsabile delle segreterie federali della Lega Nord – ma tutto cio’ ha una spiegazione molto semplice: c’è una coalizione tra alcuni giornali, referenti dei potentati economici del Paese, e alcuni politici sognatori che non hanno un voto proprio ma che sperano di ribaltare la situazione uscita dalle urne. Insomma spingono e provocano per cercare di fare un colpo di Stato vero e proprio per riportare l’Italia nella Prima Repubblica, un intento che qualcuno ha anche esplicitamente dichiarato”.

“L’unica cosa che non si devono scordare, questi signori è che la Lega, nel caso di Governo degli sconfitti, non e’ partito da fare una opposizione piangina. Come ha detto bene Bossi ieri sera noi mobilitiamo la gente. Nessuno creda che ci piangiamo addosso, noi l’opposizione la sappiamo fare e la facciamo decisa”.