Berlusconi/ Per Dagospia l’Italia di Silvio è una “mignottocrazia”. Dall’amore per le donne, alla visita in Turchia mentre c’era anche la D’Addario, alla testimonianza di Graziana Capone, la Jolie di Bari

Pubblicato il 7 Agosto 2009 - 19:04 OLTRE 6 MESI FA

Un’Italia che più che una democrazia sembra una “mignottocrazia”, almeno agli occhi di Dagospia, il tutto grazie al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Il sito di D’Agostino prende spunto da alcune frasi dette venerdì dal premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi per tracciare il ritratto di questa “nuova Italia”.

Venerdì, infatti, il Cavaliere ha pubblicamente toccato, seppur da lontano, tutta la spice story che lo vede protagonista da mesi e ha assicurato di non essere ricattabile, di adorare le donne “anche le ministre” e che è stata scatenata nei suoi confronti una “campagna di calunnie e di spazzatura che ha fatto male all’Italia e fa male all’Italia”. Non solo, ha assicurato che le parole della figlia Barbara sono state travisate e non possono essere vere perché lei gli vuole troppo bene e che quelle telefonate di cui ha parlato nei giorni scorsi Paolo Guzzanti sono solo pura invenzione, “non esiste nessuna intercettazione, c’e’ soltanto vergogna per chi mette in giro cose di questo genere”.

Il sito di gossip riesuma però un articolo del quotidiano argentino Clarin, risalente al luglio del 2008, che si riferisce proprio alle intercettazioni di cui parla Guzzanti. Le intercettazioni sarebbero però state  fatte quando Berlusconi era all’opposizione e Mara Carfagna, che secondo il Clarin sraebbe stata la sua interlocutrice, una soubrette privata cittadina.

Dando colpi a 360 gradi, Dagospia fa ironia anche nei confronti dei giornali, accusandoli di avere “bucato” uno “scoop” clamoroso, la notizia che Berlusconi e Patrizia D’Addario erano in Turchia entrambi lo stesso giorno. C’è di più: Berlusconi ha improvvisamente deciso di disdire un suo impegno a in Abruzzo per andare in Turchia a presenziare alla firma del  patto tra Erdogan e Putin sul gasdotto South Stream; la escort era lì per un servizio fotografico e poi ha partecipato, con un compenso di 35 mila euro, ad un talk show sulla tv turca; lui ha deciso all’ultimo minuto di sbarcare ad Ankara.

Ormai protagonista della cronaca piùo meno rosa, la D’Addario, inoltre, nello stesso giorno aveva rivelato al Financial Times dell’esistenza di un vero e proprio “sistema Italia” dove molti imprenditori contattano solitamente delle escort per politici, di destra e sinistra. «Il sistema è così: tutta l’Italia funzione così», aveva detto.

Infine Dagospia riporta l’intervista al settimanale Oggi di Graziana Capone, l’Angelina Jolie di Bari, che è stata ben sei volte a Palazzo Grazioli, in cui la ragazza racconta la sua “amicizia” con il premier. Il racconto parte da quella cena ad Arcore: «Ci siamo conosciuti allo stadio. Dopo, con Gianpaolo [Tarantini], [Berlusconi] mi ha portato a vedere l’università che sta costruendo ad Arcore. Poi ci siamo spostati in villa per la cena, eravamo una decina di ragazze e un paio di uomini, compreso Gianpaolo».

«A cena c’era un rapporto di un uomo ogni quattro, cinque donne -racconta ancora Graziana Capone.- Il presidente ama circondarsi di signore, questo è vero: le donne sanno ascoltare e lui ama molto parlare. Ad Arcore abbiamo tirato fino a tardi, le quattro forse, qualcuna si è addormentata sul divano, ma quel clima borderline che si legge dietro i racconti delle altre ragazze quella sera proprio non c’era».